Home Attualita' Sicurezza: il caso Sassuolo protagonista a EuroP.A.

Sicurezza: il caso Sassuolo protagonista a EuroP.A.


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L’esperienza di Sassuolo come anticipatrice della nuova riforma della Polizia Municipale.
Si è parlato di questo, ieri al quartiere fieristico di Rimini, nel corso della tavola rotonda dal titolo “meno multe più sicurezza, la riforma della Polizia Locale”, tenutasi ad EuroP.A, il salone nazionale delle autonomie locali che dall’1 al 3 aprile ha reso la Fiera di Rimini la vetrina delle ultime novità per gli enti locali e le pubbliche amministrazioni.

Presenti alla tavola rotonda il Sottosegretario Ministero dell’Interno Michelino Davico, il Senatore Maurizio Saia,Il Sindaco di Sassuolo Graziano Pattuzzi e il Sindaco di Verona Flavio Tosi.


“L’insicurezza delle nostre Comunità e il ruolo fondamentale della Polizia Locale “ e “Legge quadro polizia locale: a che punto siamo?” erano i temi trattati nel convegno organizzato dal Sulpm, al quale è stato invitato il Sindaco Pattuzzi come esempio di una realtà che ha anticipato i contenuti di una riforma del Testo Unico che sarà presentata mercoledì 15 aprile alla prima Commissione del Senato.


“Meno multe, più ordine pubblico – afferma il Sindaco di Sassuolo Graziano Pattuzzi – è l’obiettivo che punta a rendere vigili urbani e polizia provinciale sempre più simili ad una vera propria forza dell’ordine alle dipendenze degli enti locali, attraverso nuovi compiti e nuove funzione che, nelle more di una legge che tardava ad arrivare, a Sassuolo abbiamo applicato da tempo. Nel Testo Unico che sarà presentato alla prima Commissione del Senato si prevede, infatti, l’armamento obbligatorio del personale della polizia municipale e provinciale e l’assunzione di compiti legati alla lotta alla criminalità, che vanno ad aggiungersi alle tradizionali funzioni di contrasto dei reati amministrativi: esattamente quanto fatto dalla Polizia Municipale di Sassuolo sin dal 2004, da quando cioè è stata più impegnata a vuotare palazzi e a contrastare lo spaccio che a dare multe per divieto di sosta”.

Un esempio, quello di Sassuolo, che a parere degli intervenuti è da imitare in tutto il Paese, come testimoniano le prime anticipazioni della nuova legge.


Il sottosegretario al Ministero dell’Interno con delega agli enti locali, Michelino Davico, ha affermato: “I poteri dati ai sindaci non sono ancora poteri: siamo in una fase di passaggio. C’è un concetto nuovo di sicurezza diffusa e si offre a tutti la possibilità di parteciparvi. Gli operatori della polizia locale saranno sempre più figure a diretto contatto con i cittadini”.
Il Senatore Maurizio Saia pensa a “reparti specializzati come le squadre cinofile, i poliziotti in bicicletta per il pattugliamento dei parchi o quelli che si occupano dei trattamenti sanitari obbligatori”.


Tra i sostenitori dell’iniziativa anche il sindaco di Verona Flavio Tosi, presente alla tavola rotonda: “Servirebbero celle di sicurezza nei comandi della polizia locale dove poter trattenere le persone solo per alcune ore: questo sarebbe un deterrente per coloro che hanno atteggiamenti al limite della pericolosità. Oggi la municipale può fare solo sanzioni amministrative: per gli sbandati ci sono la denuncia a piede libero, le multe o il foglio di via che è diventato quasi carta straccia”.


“Negli ultimi anni – afferma il Sindaco di Sassuolo Graziano Pattuzzi – i Governi che si sono succeduti non hanno mai affrontato un tema tanto importante quanto quello della Polizia Municipale, solamente il senatore Barbolini aveva abbozzato una riforma poi caduta nel vuoto assieme al Governo: ben venga una rapida adozione che, finalmente, assegni agli agenti i compiti che, a Sassuolo, già svolgono regolarmente. I cittadini naturalmente guardano al Sindaco per le questioni di sicurezza, ma come ha giustamente affermato il Sottosegretario Davico i sindaci ancora non hanno i poteri necessari. Nonostante questo – conclude il Sindaco di Sassuolo Graziano Pattuzzi – si può fare molto, e la nostra città ne è un esempio, l’importante è che dallo Stato arrivino competenze, strumenti e uomini”.