La “pericolosita’” e’ una “qualita’, un modo di essere del soggetto anche minorenne” quindi, dice la Cassazione lanciando un appello ai giudici, tolleranza zero nei confronti di chi non ha compiuto la maggiore eta’ e dimostra, col proprio operato, di essere caratterizzato da “pericolosita’ sociale”.
Sulla base di queste considerazioni, la Sesta sezione penale ha respinto il ricorso di un albanese di 16 anni residente a Torino, sorpreso con 510 grammi di cocaina, che chiedeva il beneficio della sospensione condizionale della pena data la minore eta’. Secondo piazza Cavour, che ha respinto il ricorso, quando “il giovanissimo accusato” ha avuto un “ruolo ed uno spessore criminale idoneo a fondare la negativita’ della prognosi” e’ giusto applicare la linea dura. La vicenda era gia’ stata valutata dal gup del Tribunale per i minorenni e dalla Corte d’appello di Torino, nel maggio del 2006. Inutilmente la difesa del giovane albanese ha fatto ricorso in Cassazione chiedendo clemenza data la minore eta’. La Suprema Corte (sentenza 14380) ha respinto il ricorso e ha evidenziato che “la pericolosita’ e’ una qualita’ anche minorenne da cui si deduce la probabilita’ che egli commetta nuovi reati”. Di conseguenza, aggiunge piazza Cavour, “il giudizio prognostico favorevole, indispensabile per la concessione del beneficio della sospensione condizionale della pena viene correttamente escluso” come nel caso in questione “dall’accertata pericolosita’ sociale, anche se generica e non confluita in provvedimenti di intervento”. Solo laddove “sia esclusa la generica pericolosita’ sociale del minorenne e’ possibile passare all’ulteriore fase di opzione nella risposta giudiziaria in termini di sospensione condizionale della pena, oppure di concessione del piu’ ampio beneficio del perdono giudiziale”, dice la Cassazione. Discorso che non si puo’ applicare al caso in questione dove “un ragazzo poco piu’ che sedicenne” e’ stato sorpreso con la cocaina. Chiaro, dunque, dice piazza Cavour, “il ruolo e lo spessore criminale idoneo a fondare la negativita’ della prognosi”.
Fonte: Adnkronos