Erano le 3 e 32 della scorsa notte quando la terrà ha tremato per una scossa di di 5,8 gradi Richter, l’epicentro era in Abruzzo, vicino l’Aquila, ma la scossa è stata sentita in tutto il centro Italia. 17 i morti accertati, migliaia di sfollati e centinaia di feriti. Tra le vittime ci sono quattro bambini. Centinaia gli edifici crollati completamente o in parte.
L’epicentro è stato rilevato alle seguenti coordinate: 42,423 Nord e 13,395 Est. Corrispondono al comune di Arischia pochi chilometri dall’Aquila. Le distanze: 70 km da Pescara, 95 da Roma, 115 da Perugia, 135 da Ancona.
All’Aquila è crollata parte della Casa dello Studente e il campanile di una chiesa nel centro. L’Hotel Duca degli Abruzzi è completamente crollato. Si scava nella speranza di trovare persone in vita.
Il capo della Protezione Civile Guido Bertolaso ha parlato di una «situazione drammatica, la peggiore tragedia di questo millennio» e ha annunciato che Berlusconi «si appresta a firmare il decreto per dichiarare lo stato d’emergenza nazionale». Bertolaso sarà nominato commissario straordinario per il sisma in Abruzzo.
«L’alba sta sorgendo su una regione provata – ha detto il sindaco de L’Aquila -: abbiamo fughe di gas, notizie di molti crolli in città, ma dai 38 comuni ci sono notizie frammentarie, al centro della Protezione civile che abbiamo allestito in un cinema stiamo predisponendo soccorsi per tutti. È crollata anche la sede del centro di emergenza che avevamo. Continuano le scosse di assestamento, anche forti. Ci arrivano notizie di crolli ma i dati sono frammentari».