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Terremoto in Abruzzo: già oltre 100 morti, 50mila gli sfollati

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E’ di oltre 100 morti e 1.500 feriti, tra i quali alcuni gravissimi, l’ultimo bilancio, provvisorio, del sisma che ha colpito all’alba l’Abruzzo. A fornire i numeri sono fonti sanitarie. Tra le vittime accertate ci sono anche diversi bambini. I feriti sono stati dislocati negli ospedali abruzzesi, ma anche in nosocomi fuori regione. Spaventoso il numero degli sfollati, la Protezione civile ha reso noto che potrebbero arrivare a 45-50mila, mentre gli edifici inagibili sarebbero tra i 10 e i 15mila.

Nelle prime ore del mattino il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi ha firmato un decreto per dichiarare lo stato di emergenza nazionale .”E’ una situazione drammatica, la peggiore tragedia da inizio millennio”, ha commentato il responsabile della Protezione Civile Guido Bertolaso, tra i primi ad arrivare all’Aquila. “Chiediamo agli italiani di evitare di intasare le strade che conducono in Abruzzo”, ha poi affermato il responsabile della Protezione civile. Sull’A24 Roma-L’Aquila chiuso il tratto compreso tra Tornimparte e Assergi in entrambe le direzioni, mentre sull’A25 Roma-Pescara è aperto alle sole auto il tratto compreso tra Sulmona e Bussi Popoli, dove in direzione di Pescara si transita attraverso uno scambio di carreggiata.Dall’Aquila il ministro dell’Interno Roberto Maroni ha dichiarato: ”Se ci sarà bisogno chiederemo la solidarietà di altri paesi, ma per ora la macchina dei soccorsi è scattata a pieno regime”.

Da parte sua l’Alto Rappresentante per la politica estera e di Sicurezza comune dell’Ue, Javier Solana ha assicurato: “In questo momento l’Italia può contare sulla solidarietà dell’Unione europea”. Tanto che ”su istruzione del governo, ho anticipato alla Commissione europea l’intenzione del governo italiano di chiedere l’intervento del fondo europeo di solidarietà per le catastrofi naturali”, ha detto il rappresentante permanente d’Italia presso l’Ue ambasciatore Ferdinando Nelli Feroci.

Il presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, si è detto profondamente colpito dalle tragiche notizie. Partecipazione al dolore delle popolazioni è stato espresso anche da papa Benedetto XVI.