Sono già operativi i sei sanitari dell’Azienda USL di Bologna inviati a Villa Sant’Angelo, insieme ad un operatore dell’Ausl di Reggio Emilia e otto dell’Ausl di Rimini. Quattro medici e undici infermieri in tutto, giunti nell’area terremotata questa notte e supportati dalla logistica messa a disposizione della Protezione Civile della Regione Emilia-Romagna dall’Associazione Nazionale delle Pubbliche Assistenze.
Dispongono di una tenda per posto di emergenza avanzato e di due veicoli per le maxiemergenze e sono in grado di prestare soccorso a feriti con diversi gradi di gravità.
“La situazione che abbiamo trovato è molto pesante”, racconta Stefano Badiali, medico esperto di maxiemergenze e coordinatore della squadra. “Villa Sant’Angelo è un paesino di 500 persone completamente distrutto dal sisma, abbiamo curato parecchi feriti leggeri, mentre i morti estratti dalle macerie, finora, sono diciassette. C’è un sindaco straordinario, Pierluigi Biondi, che si prodiga con grande lucidità e generosità per i suoi concittadini. In questo momento oltre che della assistenza strettamente sanitaria ci stiamo preoccupando anche dell’assistenza psicologica e della cura dei bambini, cercando di organizzare per loro momenti ricreativi che gli consentano di gestire meglio la durezza della situazione”.
Il gruppo di sanitari della nostra regione non si occupa solo delle vittime del terremoto ma anche della assistenza a tutti coloro che non possono più contare sulle strutture sanitarie locali in seguito al sisma. L’ospedale de l’Aquila, per esempio, non è più agibile e a causa di ciò chi ha necessità viene curato sul posto nelle tende di emergenza o inviato presso gli ospedali di Teramo, Sulmona o Pescara, a parecchi chilometri di distanza. Le condizioni di lavoro per gli operatori non sono ottimali, perché le scosse continuano e in alcuni casi si verificano crolli che mettono a rischio l’incolumità di chi lavora tra le macerie.
Secondo Badiali “la macchina dei soccorsi sta funzionando bene, con le normali difficoltà legate alla circolazione delle informazioni un po’ faticosa”.