Home Bassa modenese L’ospedale Ramazzini di Carpi e il suo futuro

L’ospedale Ramazzini di Carpi e il suo futuro


# ora in onda #
...............




Nessuna intenzione di non proseguire in modo meticoloso ed attento nell’intervento di ammodernamento delle sale operatorie, per mantenere la loro piena efficienza, a tutela dei pazienti e degli operatori. Non si può però nel medio periodo non porsi la questione di come migliorare la qualità delle strutture ospedaliere. Ed è evidente che questo comporta una valutazione complessiva rispetto ai presidi ospedalieri oggi presenti.

La storia del Ramazzini è nota: pur potendo contare su professionalità di eccellenza, la struttura accusa i segni del tempo e gli spazi di intervento e implementazione, soprattutto per ragioni logistiche, sono limitati.
Su questi obiettivi direzione sanitaria dell’Ospedale di Carpi, direzione generale e sanitaria dell’Azienda Usl di Modena, con il supporto di professionisti sanitari e dei tecnici stanno lavorando con grande unità di intenti.

“Operare contemporaneamente sull’esistente e verificare la possibilità di realizzare un nuovo ospedale significa – sottolinea il direttore generale dell’Azienda Usl di Modena, Giuseppe Caroli – cercare di dare la risposta migliore possibile, compatibilmente con le risorse a disposizione, per i cittadini di Carpi, non dimenticando comunque mai che ogni scelta va fatta in una logica di sistema a rete e che volere tutto ovunque è impossibile e non coerente l’organizzazione alla quale si ispira la nostra azienda”.

Voler vedere una divaricazione o addirittura una incompatibilità, tra quanto affermato e, soprattutto, si sta facendo per il mantenimento e il miglioramento del Ramazzini, basti pensare agli spazi completamente rinnovati inaugurati sabato scorso, e un miglioramento basato su scelte strategiche di medio lungo periodo è sbagliato. Al centro c’è la garanzia della qualità e della continuità dell’assistenza e la tutela di tutti gli operatori.

“Questo è il comune denominatore, a cui dobbiamo aspirare, naturalmente è fondamentale utilizzare le risorse in modo oculato, certamente non penalizzando l’attività attuale” conclude il direttore generale, Giuseppe Caroli.