“In Emilia-Romagna ci sono norme rigorose e ne rafforzeremo l’applicazione. Inoltre proseguiremo la messa in sicurezza di tutte le strutture pubbliche con l’applicazione dei principi tecnici antisismici che riconfermeremo anche nell’aggiornamento con cui vogliamo migliorare la legge regionale 20 del 2000”.
Lo ha evidenziato l’assessore regionale a Programmazione e sviluppo territoriale Gian Carlo Muzzarelli, a Roma con il presidente Errani, a margine della Conferenza straordinaria Stato-Regioni sulle iniziative da assumere per il sisma che ha colpito la Regione Abruzzo.
In questi giorni è all’esame della Conferenza Stato-Regioni proprio una proposta di decreto di semplificazione delle norme in materia di edilizia. “L’applicazione del Decreto del Governo sulla semplificazione, in Emilia-Romagna – ha aggiunto Gian Carlo Muzzarelli – terrà necessariamente conto di principi e regole consolidati per la sostenibilità e la sicurezza.
Comprendiamo le esigenze di semplificazione ma ribadiamo la necessità di un’ulteriore riflessione, per ricercare soluzioni che comunque tengano in massimo grado la sicurezza dei cittadini. Costruire subito? Va bene, ma soltanto se si costruirà meglio: in modo più sostenibile, più sicuro e più rispettoso dell’ambiente e delle risorse energetiche”.
In Emilia Romagna nell’ottobre scorso è stata approvata una legge in materia, la legge 19 del 2008, che resta il riferimento certo per questo territorio. La legge, recependo anche quanto previsto da una sentenza della Corte costituzionale, stabilisce che i Comuni debbano fornire un’autorizzazione preventiva sui requisiti antisismici di tutti gli interventi edilizi nelle zone classificate a media sismicità. In quelle a bassa sismicità è sufficiente il deposito del progetto strutturale presso i competenti uffici comunali, con controlli a campione.
In base alla classificazione del 2005, in Emilia Romagna sono considerati a media sismicità 105 Comuni, mentre sono 236 quelli a bassa sismicità. Nessun Comune è classificato ad alta sismicità.
I Comuni, in forma singola nel caso dei più grandi o associata, dovranno dotarsi di una struttura tecnica adeguata con personale specializzato e opportunamente formato. Inoltre potranno anche avvalersi delle competenze dei Servizi Tecnici di Bacino della Regione.