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STB Spa di Nonantola, uso improprio della cassa integrazione


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La Fiom/Cgil e la Rsu della STB Spa di Nonantola condannano l’utilizzo improprio della cassa integrazione ordinaria da parte dell’impresa, in
quanto punitiva e discriminatoria nei confronti dei lavoratori coinvolti e non conforme agli accordi sottoscritti con il Sindacato.


La STB, che costruisce macchine utensili per legno, dallo scorso mese di marzo ha aperto una procedura di Cassa integrazione guadagni ordinaria (Cigo) della durata di 13 settimane per circa 30 lavoratori (su 70 addetti complessivi) e nel verbale di accordo si fa riferimento alla rotazione tra i lavoratori, ma da 5 settimane risultano essere coinvolte sempre le stesse
persone e ad oggi non vi è nessun criterio di rotazione nemmeno tra chi svolge mansioni analoghe.
Inoltre di fronte a consegne urgenti da rispettare, l’impresa richiede prestazioni di ore straordinarie o di flessibilità non ben definite, che
nella fase attuale non sono compatibili, anziché far rientrare i lavoratori sospesi.

La cassa integrazione si utilizza per crisi congiunturali e non per abbattere in maniera strumentale i costi. Un mese intero a casa, vuol dire per un lavoratore una retribuzione di poco più di 700 euro. La rotazione tra i dipendenti permette di distribuire il disagio della decurtazione salariale tra tutti, evitando di penalizzare in maniera drammatica solo alcuni.
Infine vengono sospesi dipendenti che non hanno da parte ferie e permessi residui, mentre chi è al lavoro ha ancora in dote un numero residuo di ore
che potrebbero essere smaltite e le giornate retribuite interamente, permettendo ad altri di recarsi al lavoro.

Nei prossimi giorni, se l’azienda non modifica il proprio atteggiamento, Fiom e Rsu valuteranno insieme ai lavoratori le opportune iniziative di
mobilitazione.