L’assessore provinciale all’Istruzione, Paolo Rebaudengo, ha illustrato oggi alla V Commissione Consiliare i dati delle iscrizioni alle scuole superiori. Stabili sostanzialmente i licei classici, con i due storici, il Galvani e il Minghetti, che nel tempo hanno visto una crescita consistente, avendo saputo garantire il passaggio da scuole di élite a scuole di eccellenza.
Il Galvani, quest’anno in leggera flessione (da 335 a 311 nuovi iscritti), ha rinunciato in parte alla tradizione classicista, attivando indirizzi sperimentali di carattere internazionale e con contenuti scientifici. Il Minghetti (in ripresa con 206 iscritti rispetto ai 170 dello scorso anno) si è rinnovato guardando alle esigenze di quei giovani che vogliono dedicarsi anche alla musica. A Imola e in provincia il classico tiene, anche se perde appeal a Budrio.
Complessivamente i classici hanno raccolto 581 iscritti dalle terze medie, contro i 564 dello scorso anno, mantenendo peraltro lo stesso peso percentuale sul complessivo delle iscrizioni, pari a poco meno del 9%.
Il liceo scientifico è l’indirizzo che quest’anno ha visto calare maggiormente le nuove iscrizioni: a Bologna sostanzialmente stabili, ma non più in crescita come negli anni passati. Gli istituti storici, (Fermi, Copernico e Righi) confermano le iscrizioni in prima dell’anno scorso, intorno alle 300 unità ciascuno. Il Sabin, istituto più giovane, perde una classe intera. Anche a Imola l’indirizzo perde 26 iscritti rispetto all’anno passato. Altrove la situazione è più articolata, con il Giordano Bruno di Budrio in calo, seppure con la sede staccata di Medicina rafforzata; in calo gli iscritti anche al Leonardo da Vinci di Casalecchio, al Mattei di San Lazzaro di Savena e all’Archimede di San Giovanni in Persiceto.
Gli scientifici vedono così un totale di 1.545 iscritti rispetto ai 1.722 del febbraio 2008, pari a una percentuale del 23,8% sul complessivo dei nuovi iscritti alla prima superiore e 2,6 punti percentuali in meno rispetto allo scorso anno.
Stabili nel complesso gli indirizzi di liceo delle Scienze sociali e linguistici, con 597 neo-iscritti contro 616 dell’anno precedente: in calo al Sabin e nel Polo di Porretta, ma in crescita alle Laura Bassi, che vede l’incremento maggiore nell’indirizzo linguistico (139 contro i 96 dello scorso anno): l’incidenza di questi indirizzi rispetto al totale dei nuovi iscritti (poco più del 9%) è solo leggermente inferiore a quella dell’anno passato.
Nel complesso si conferma e si rafforza l’inversione di tendenza, iniziata due anni fa, rispetto alla “licealizzazione”. Guardando al totale dei licei, le nuove iscrizioni sono passate da 2.902 a 2.724 e pesano per il 41,9% sul totale complessivo degli iscritti in prima nelle superiori, contro il 44,6% dell’anno precedente, con un calo di 2,7 punti.
Un discorso a parte merita il Polo artistico che quest’anno ha un exploit, con 230 nuove iscrizioni, in crescita di 64 rispetto allo scorso anno, raggiungendo un peso sul totale degli iscritti alle superiori di 3,5%, 1 punto percentuale in più dell’anno scorso.
I tecnici vedono una crescita specie negli indirizzi industriali e in quelli per geometri, in particolare al Belluzzi, alle Aldini, al Pacinotti, al Paolini-Cassiano di Imola, al Majorana di San Lazzaro di Savena, all’Archimede di San Giovanni in Persiceto e al Manfredi Tanari. Da sottolineare i 21 nuovi iscritti al corso per geometri del Keynes, che nel proporre all’utenza il trasferimento dal piccolo plesso di San Pietro in Casale alla sede centrale di Castel Maggiore ha individuato un bacino più ampio e raggiunto migliori risultati.
Ha ottenuto un ottimo risultato lo Scappi a Castel San Pietro con il nuovo indirizzo tecnico per il Turismo, che partirà a settembre con 32 iscrizioni. In lieve calo gli indirizzi agrari a Bologna e a Imola.
Nei tecnici il totale degli iscritti in prima è di 2.243, con un incremento di 2,3 punti sull’anno precedente in cui erano 2.102, e con una incidenza sul totale degli iscritti del 34,5%.
I professionali vedono un quadro molto differenziato: da un lato l’alberghiero di Castel San Pietro e Casalecchio di Reno in ulteriore crescita, dall’altro un significativo calo al Fioravanti, così come calano gli indirizzi professionali al Polo di Castiglione dei Pepoli, al Malpighi di Crevalcore, all’Alberghetti di Imola (tanto nella sede principale che in quella di Castello).
Guardando al totale degli iscritti in prima nei professionali, il calo è di mezzo punto percentuale rispetto all’anno precedente, con 1.310 nuove iscrizioni rispetto alle 1.347 dello scorso anno. Il peso percentuale dei nuovi iscritti nei professionali sul totale dei nuovi iscritti delle superiori è del 20,1%.
In conclusione l’area liceale pesa quest’anno per il 41,9% (-2,7 punti) e l’area tecnico professionale per il 54,6% (+1,7 punti). In mezzo troviamo il polo artistico con il 3,5% (+1 punto).
«E’ facile constatare – commenta l’assessore Rebaudengo – come quest’anno le scelte di studenti e famiglie hanno tenuto maggior conto degli indirizzi che vedono immediati sbocchi lavorativi post-diploma, ma nel medesimo tempo hanno premiato le scuole in possesso di buone carte: radicamento nel territorio e rapporti con le imprese locali, probabilità di successo formativo, capacità di essere al tempo stesso scuole “inclusive” e “formative”».
«I Poli – conclude l’assessore – si confermano modelli di scuola importanti e solidi, in grado di offrire un largo ventaglio di indirizzi, e la possibilità per gli studenti di rivedere nel corso del primo anno la scelta compiuta, senza dover subire uno sradicamento fisico ed emotivo”.