Home Lavoro Test antidroga sui lavoratori, Cgil: attenzione agli abusi!

Test antidroga sui lavoratori, Cgil: attenzione agli abusi!


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La nuova normativa sulla sicurezza (D.Lgs n.81 entrato in vigore nel maggio 2008) che prevede l’obbligatorietà di test antidroga per i lavoratori che nelle industrie utilizzano mezzi di sollevamento e conducono carrelli elevatori (la stessa si estende a una più vasta platea di lavoratori adibiti alla lavorazione di sostanze pericolose e alla guida di mezzi), sta trovando indebita applicazione in diverse aziende della nostra provincia.


La recente normativa, introdotta a tutela dell’incolumità dei lavoratori e degli utenti, per impedire che l’uso saltuario o la dipendenza da sostanze stupefacenti-psicotrope possa provocare incidenti a causa di alterazioni sensoriali, rischia però di essere arbitrariamente applicata.
Sono giunte infatti diverse segnalazioni agli uffici salute e sicurezza della Cgil di Modena di estensione indebita dei controlli su una platea
ampia di lavoratori, di fatto non adibiti alle specifiche mansioni di carrelisti, e per i quali è quindi formalmente vietato predisporre
controlli sanitari a tutela della loro privacy.
Il prelievo dell’urina previsto dalla legge per verificare l’assunzione di sostanze stupefacenti, viene infatti esteso non solo ai carrellisti, come
prevede la legge, ma sempre più spesso anche a quei lavoratori che l’azienda individua come “potenziali” carellisti da impiegare
saltuariamente per sopperire a cali di organico.
In questi casi, però, si rischia una violazione della norma, non solo perché l’azienda utilizza come carellisti lavoratori non autorizzati dalla
legge a condurre il carrello e per i quali ha un preciso obbligo preventivo di formazione e addestramento, ma proprio perché sottopone a controlli sanitari lavoratori che non rientrano espressamente nelle figure individuate per legge (solo i carrellisti e non i potenziali carrellisti).

La Cgil di Modena, consapevole dell’importanza della normativa, posta a tutela prima di tutto della salute dei lavoratori, richiama le aziende ad
una corretta applicazione delle normative in quanto è vietato estendere i controlli sanitari a lavoratori non individuati dalla legge.

Va inoltre ricordato che il lavoratore che risultasse positivo al test viene sospeso ed eventualmente ricollocato in altra mansione che non preveda l’utilizzo del carrello elevatore. Viene inoltre inviato al Sert e se risulta accertato un uso saltuario di droga viene monitorato per sei
mesi prima di essere nuovamente adibito alla propria mansione; al contrario in caso di accertata dipendenza, il lavoratore ha l’obbligo di sottoporsi ad un percorso riabilitativo con conservazione del posto di lavoro.

Dipartimento Salute Sicurezza Cgil Modena