Home Cronaca Terremoto: sciacalli in azione, fermata una badante romena

Terremoto: sciacalli in azione, fermata una badante romena

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La badante romena di un anziano di San Panfilo d’Orce, e’ stata fermata dai carabinieri con l’accusa di sciacallaggio. La donna avrebbe dato a quattro suoi connazionali le chiavi dell’abitazione presso cui era lavorava: i romeni sono stati sorpresi nelle vie del paese in possesso di oro e banconote. La presenza dei quattro romeni era stata notata da alcuni abitanti di San Panfilo d’Orce che avevano segnalato la cosa al 112.

La perlustrazione dei Carabinieri ha consentito l’identificazione e il fermo dei romeni. Nella loro automobile i militari dell’Arma hanno trovato anche alcune valigie contenenti vestiti ed effetti personali. Non si esclude quindi che gli sciacalli si apprestassero a lasciare l’Italia dopo aver compiuto la razzia. A facilitare le azioni del gruppo l’assenza dell’anziano, ospitato da lunedi’ scorso in una vicina tendopoli.A Roma intanto, è tornato in liberta’ ma sara’ processato il 15 maggio prossimo per le accuse di truffa, tentativo di truffa e falso, l’uomo di 31 anni arrestato ieri dalla polizia, mentre nella zona di Ponte Milvio raccoglieva illecitamente fondi per i terremotati dell’Abruzzo. Per essere convincente l’uomo, giunto a Roma da Bari, indossava una pettorina con sopra una scritta che invitava a versare per i terremotati ed un tesserino falso con il logo della Protezione civile. Oggi su richiesta del pubblico ministero Paolo Auriemma, il giudice monocratico Gustavo Barbalinardo ha convalidato l’arresto rimettendo pero’ in liberta’ l’imputato con l’obbligo di dimora nel paese di Casamassima, in provincia di Bari e di firmare tre volte a settimana presso un posto di polizia il registro dei sorvegliati.Al momento dell’arresto l’uomo aveva raccolto una settantina di euro avvicinando i negozianti della zona di Ponte Milvio. Soltanto uno di questi lo ha pero’ denunciato e oggi era testimone. A far arrestare l’uomo era stata una parrucchiera che dopo avergli dato 20 euro ha poi chiamato la polizia. Assistito dall’avvocato Dario Amato, l’uomo si e’ difeso durante l’udienza di convalida sostenendo che avrebbe mandato il danaro alla Protezione civile una volta completata la raccolta per i fondi. Questi erano stati messi in un contenitore sigillato. Al giudice ha spiegato che era venuto a Roma per iniziare un lavoro come cameriere stagionale.


Fonte: Adnkronos