“L’obiettivo è spostare le persone dalle tende e anche dagli alberghi per fargli trovare una situazione più confortevole anche se non completamente normale. E’ un intervento necessario prima dell’inverno, che qui è molto rigido. Entro ottobre-novembre è necessario avere costruzioni che ospitino le persone che non possono entrare più nelle case”.
E’ quanto ha affermato il presidente della Regione Abruzzo Gianni Chiodi a ‘Panorama del giorno’ la rubrica di Maurizio Belpietro in onda all’interno di Mattino Cinque, su Canale 5.Dopo questa seconda fase, ha aggiunto Chiodi, viene la terza fase della “ricostruzione del centro storico” con “interventi per le prospettive future dell’Aquila, a partire dall’Università, nuove attività, iniziative industriali, rivitalizzazione del commercio”.A una domanda sul fatto che riprenderanno oggi i lavori della Giunta regionale, Chiodi ha sottolineato: “la giunta deve riprendere la sua fisiologicità. Qui c’è il paradosso per cui lo Stato è stato fortemente presente in una zona in cui tutte le strutture dello Stato non esistono più perché sono compromesse in termini di agibilità”.
“Dobbiamo lavorare nella normalità – ha aggiunto il governatore – decideremo tutto ciò che c’è da fare e decidere”. “In questa fase spetta al commissario Bertolaso intervenire”, ha ricordato Chiodi affermando che le istituzioni stanno lavorando insieme. Quindi sui primi dati emersi dalle verifiche sugli edifici colpiti dal sisma in Abruzzo, secondo i quali il 30% di essi è inagibile, Chiodi ha affermato che “la scossa è stata forte. Purtroppo i primi dati dicono questo ma si tratta, tuttavia, di un campione ancora piuttosto limitato perché le verifiche sono cominciate da qualche giorno, con un grande dispiegamento di forze, e bisognerà farne tante. Per ora la situazione è questa, vedremo cosa succederà nei prossimi giorni”. La Regione Abruzzo, ha poi annunciato, è pronta a costituirsi parte civile al processo contro eventuali responsabili dei crolli. “Quello che sarà accertato dalla magistratura sarà molto importante” ha affermato Chiodi, secondo il quale se venissero accertate responsabilità, la Regione “senz’altro si costituirà parte civile”. A una domanda sull’agibilità dell’ospedale, fortemente danneggiato dal terremoto, il governatore ha sottolineato che bisogna essere “prudenti”. “Non sono di quelli che credono che siccome una cosa è scritta sui giornali è vera, attendiamo la magistratura”, ha sottolineato. Infine ha definito “disdicevoli” le critiche rivolte alla Protezione civile, la loro è stata “un’azione veramente epocale, straordinaria”. Il governatore ha ricordato l’impegno dei soccorsi in aiuto a chi era sotto le macerie e ha sottolineato che si “è riusciti a dare un tetto alle persone che erano in strada”. “In quel momento non potevamo dare anche la televisione – ha concluso – questo mi sembra evidente”.
Fonte: Adnkronos