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Bologna: l’assessore Zamboni sul tema dell’accesso dei motoveicoli alla ZTL

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In seguito alle polemiche e ai fraintendimenti che si sono manifestati sul recente accordo di programma con il Ministero dell’Ambiente per il cofinanziamento di azioni per la mobilità sostenibile, in particolare sul tema dell’accesso dei motoveicoli alla ZTL, riporto di seguito il testo del PGTU, approvato dal Consiglio comunale, di cui tale accordo costituisce lo
strumento attuativo.

Questo accordo consente di sviluppare il progetto e di adeguare gli strumenti, ma lascia ovviamente impregiudicata la facoltà del
Consiglio comunale e della Giunta di definirne operativamente i limiti e le caratteristiche attuative.
Approfitto altresì per chiarire che sulla base dell’indagine effettuata fra il 2005 e il 2006 in collaborazione con il DAPT della Facoltà di Ingegneria dell’Università di Bologna, la percentuale dei motoveicoli pre euro in entrata nella ZTL è stimata pari al 30% del totale dei motoveicoli in entrata.

ESTRATTO DA PGTU
“La proposta del PGTU si basa sulla distinzione dei veicoli in classi, a seconda del grado di impatto ambientale:
– motoveicoli ad alto impatto ambientale: ciclomotori e motocicli pre-euro (COVENTIONAL);
– motoveicoli a medio impatto ambientale: ciclomotori e motocicli ECO (distinti a seconda della rispondenza alle norme EURO I, EURO II, ed in futuro EURO III);
– motoveicoli a basso e nullo impatto ambientale: ciclomotori e motocicli elettrici (ZEV) o alimentati a GPL.
Secondo la logica di favorire l’utilizzo di mezzi più ecologici, si intende regolamentare l’accesso alla “T” (e, di conseguenza, alle aree a traffico
principalmente pedonale) e successivamente alla Z.T.L., creando ex novo una banca dati comunale dei motoveicoli e contrassegni moto.

L’attuazione del programma di razionalizzazione degli accessi prevede due fasi:
– 1a fase (solo motoveicoli “euro” autorizzati a circolare nella “T”).
Dopo l’istituzione del contrassegno moto (associato a targa e proprietario), tecnicamente realizzabile da subito per i motocicli (>50cc) e per i ciclomotori (<50cc) con l'attuazione della nuova normativa legata alle targhe dei ciclomotori (D.P.R n. 153 del 6 marzo 2006), si prevede di interdire la circolazione alla "T" (Vie Ugo Bassi, Rizzoli e Indipendenza, tutte controllate da varchi RITA), salvo autorizzare i contrassegni moto ECO (euro 1 ed euro 2) e superECO (elettrici e GPL).
– 2a fase (completa interdizione alla circolazione motoveicolare nella “T” e solo motoveicoli “euro” autorizzati a circolare nella “ZTL”).

A seguito della valutazione degli effetti dell’attuazione della prima fase, potrà essere considerata la completa interdizione alla circolazione nella “T” (salvo residenti) ad esclusione dei soli motoveicoli a basso e nullo
impatto ambientale; a completamento della seconda fase si prevede inoltre il divieto di accesso alla Z.T.L. (varchi SIRIO) a tutti i motoveicoli sprovvisti di contrassegno (e comunque a tutti i motoveicoli pre euro)”.

“In particolare, il 29% (278) degli investimenti di pedoni avvengono in Centro storico e sono dovuti per il 37% ad autovetture e per il 53% a
ciclomotori/motocicli; di questi, il 42% (118) avvengono in ZTL e sono dovuti per il 64% a ciclomotori/ motocicli. Per finire, in zona “T” avviene il 10% (27) degli investimenti di pedoni, e sono dovuti per il 88,9% a
ciclomotori/motocicli”.

(L’Assessore Comunale Maurizio Zamboni)