Home Nazionale Terremoto-Scuola, Bastico (PD): sei proposte per l’Abruzzo

Terremoto-Scuola, Bastico (PD): sei proposte per l’Abruzzo


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Interrogazione della senatrice Mariangela Bastico – responsabile Scuola del Pd – al Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Mariastella Gelmini.


“Sospendere per la Regione Abruzzo le previste riduzioni di organico di personale docente ed ATA, congelando gli organici per i prossimi tre anni, in modo da facilitare la riorganizzazione dell’intera rete scolastica; riconoscere la validità dell’anno scolastico per gli studenti e per tutto il personale della scuola, compreso quello a tempo determinato; riconfermare tutto il personale a tempo determinato anche per il prossimo anno scolastico; rendere disponibili quote aggiuntive di permessi sia per il personale in servizio residente nelle zone colpite dal sisma, che per sostenere eventuali iniziative di volontariato finalizzate all’attività di docenza; intervenire su alcune procedure amministrative in atto che riguardano il personale della scuola, al fine di snellirne al massimo le modalità e di rendere non perentorie le scadenze per coloro che risiedono e/o prestano attività lavorativa nelle zone coinvolte dal sisma; infine, garantire le necessarie forme di flessibilità per i lavoratori attualmente ospitati in strutture lontane dalle sedi di servizio”. Sono sei misure urgenti che la senatrice Mariangela Bastico – responsabile del Dipartimento scuola del Pd – sottopone all’attenzione del Ministro Mariastella Gelmini con una interrogazione nella quale chiede di sapere se la titolare del Dicastero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, intenda condividerne i contenuti e valutarne l’applicazione. La parlamentare del Pd sottolinea che “la situazione determinatasi nella provincia dell’Aquila in seguito al recente tragico terremoto richiede numerosi e diversificati interventi volti a garantire la più rapida ripresa delle attività scolastiche”. “I Decreti emanati in data 17 aprile 2009 dal Ministro Gelmini sono volti al raggiungimento di alcuni obiettivi; si tratta però – conclude Bastico – di misure di primo intervento, ancora largamente insufficienti per dare risposte esaustive alla complessità dei problemi”.