Tra gli atti vandalici quello piu’ grave e’ del 31 gennaio scorso quando verso le 23 c’e’ stata un’interruzione di circa cinque minuti nella fornitura di corrente elettrica all’unita’ di Terapia intensiva neonatale del Maggiore. Il pronto intervento dei tecnici ha impedito che ci fossero conseguenze per i piccoli pazienti anche se la situazione e’ preoccupante.
Secondo la denuncia della Ausl qualcuno ha manomesso il quadro elettrico e ha abbassato tutti gli interruttori causando il black out.
Di sicuro i rom insediati abusivamente nell’ex area militare dei Prati di Caprara, alla periferia di Bologna usano i bagni dell’ospedale con disagi per i degenti, danneggiano i parchimetri per recuperare le monete o i distributori delle bevande, si rendono responsabili di furti all’interno del nosocomio e vi bivaccano ricaricando le batterie dei loro cellulari attraverso le prese elettriche del pronto soccorso.
