Un calabrese di 33 anni, residente a Bologna, e’ stato arrestato dai carabinieri per violenza sessuale, procurato aborto, minacce, lesioni, sequestro di persona e maltrattamenti ai danni della fidanzata. Nei suoi confronti i militari hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere chiesta dalla pm della Procura Alessandra Serra e concessa dal gip Gabriella Castore.
In casa dell’uomo i carabinieri hanno trovato oltre a delle manette, 1 pistola scacciacani, 1 pistola a gas, una balestra, una fionda professionale completa di biglie d’acciaio e due katane giapponesi.
E per una vicenda piu’ o meno analoga e’ finito in carcere un 39enne di Altedo, in provincia di Bologna. Lo hanno arrestato i carabinieri della locale stazione ieri mattina. Dopo aver abbandonato la propria famiglia da circa tre mesi, l’uomo ha deciso di tornare a casa. Per telefono l’uomo ha anticipato il suo ritorno minacciando la moglie e i due figli, uno dei quali minorenne, di non opporsi alla sua decisione. E quando ieri si e’ presentato a casa i familiari hanno chiamato i carabinieri che lo hanno bloccato dopo aver aggredito i due figli. L’uomo e’ stato arrestato per minaccia aggravata, continuata e lesioni aggravate. I figli sono stati giudicati guaribili in 25 giorni dai sanitari del pronto soccorso dell’ospedale di Bentivoglio per le botte ricevute dal genitore.
