Home Attualita' Terremoto, Quirinale: da lunedì le indagini entrano nel vivo

Terremoto, Quirinale: da lunedì le indagini entrano nel vivo

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A rendere così tragico il bilancio, in termini di vite umane, registrato a causa del terremoto in Abruzzo, “hanno contribuito anche comportamenti come lo sprezzo della regole e il disprezzo dell’interesse generale e dell’interesse dei cittadini” che hanno aggravato “il danno e il dolore umano che si è provocato”.

Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano lo sottolinea, ricevendo nella tenuta presidenziale di Castelporziano una delegazione delle Famiglie Francescane, guidate dai ministri generali, in occasione dell’ottocentesimo anniversario di fondazione dell’Ordine francescano. E proprio sulle presunte responsabilità per i crolli si concentra l’inchiesta della procura dell’Aquila. Nonostante gli annunci di due eventi straordinari che si svolgeranno nei prossimi giorni all’Aquila e che proprio oggi hanno avuto la conferma ufficiale (il Consiglio dei ministri il 24 aprile e la visita ufficiale del Papa per il 28 aprile) l’attenzione dell’opinone pubblica è, infatti, rivolta soprattutto a seguire l’azione della magistratura aquilana impegnata ad approfondire diversi aspetti legati alla costruzione di alcuni edifici pubblici che sono crollati a seguito del sisma del 6 aprile scorso e che hanno provocato morti e feriti. L’impressione diffusa questa sera all’Aquila è che dopo questo primo giro di interrogatori l’inchiesta possa entrare nel vivo solamente a partire da lunedì quando, dinanzi ai giudici della Procura aquilana, cominceranno a sfilare tecnici, costruttori, professionisti.

Ieri erano stati ascoltati un giovane avvocato aquilano che nei crolli ha perso la moglie e due bambini, ma anche una giovane studentessa marsicana che quattro giorni prima del sisma aveva lasciato la casa dello studente dopo aver denunciato all’interno della struttura la presenza di crepe e infiltrazioni di acqua in un pilastro della sala mensa.
Oggi altre due studentesse, ospitate nella casa dello studente, sono state ascoltate dai carabinieri. Anche loro hanno confemato la presenza di crepe e lesioni in alcune stanze. Ma negli uffici giudiziari si sarebbero recate, anche spontaneamente, altre persone. Così in giornata si è appreso che un signore ha presentato una dettagliata denuncia per conoscere per quali ragioni lungo via XX Settembre, dietro la sede dell’Anas regionale è crollato, polverizzandosi, solamente l’edificio dove abitava con la famiglia mentre gli altri hanno retto agli effetti del sisma.

Fonte Adnkronos