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Albanese arrestato per tentato omicidio a Bologna


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I carabinieri della compagnia di Borgo Panigale hanno arrestato il presunto autore del tentato omicidio avvenuto il 24 febbraio scorso ad Anzola, comune alle porte di Bologna. In manette è finito D.Z., albanese clandestino di 23 anni, già noto alle forze dell’ordine e detto Devil per la sua pericolosità.


L’uomo era stato scarcerato dal carcere bolognese della Dozza il 6 giugno del 2008 dove era stato rinchiuso perchè accusato di estorsione e rapina ai danni di una prostituta. Aveva l’obbligo di presentarsi ai carabinieri di Bazzano ma non l’ha mai fatto e da allora era ricercato.
Nei confronti del giovane i militari del reparto operativo hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare chiesta dalla pm Licia Scagliarini e concessa dal gip Mirko Margiocco.

La sera del 24 febbraio avrebbe esploso cinque colpi di pistola contro un suo connazionale di 26 anni, regolare e anch’egli noto per reati connessi allo sfruttamento della prostituzione. L’agguato è avvenuto poco dopo le 23 nei pressi della zona industriale di Anzola.
Nonostante i cinque colpi ricevuti (uno al volto, due al petto e due alla spalla) l’albanese 26enne è sopravvissuto ed ha fornito alle forze dell’ordine elementi utili alla cattura del presunto omicida.

L’agguato, come chiarito dagli inquirenti, era scaturito nell’ambito dello sfruttamento della prostituzione. Pare che il ferito volesse inserirsi nel racket del sesso trovando l’opposizione dell’arrestato, che ha deciso di risolvere con il fuoco la contesa.

D.Z. è stato arrestato in un appartamento situato in un condominio Acer di via Pier De Crescenzi, in uso a due fratelli siciliani che lo abitavano insieme all’arrestato, al fratello di 25 anni, clandestino anche lui, e quattro russi tra cui tre donne controllate più volte sulla via Emilia nel corso di operazioni anti prostituzione.

Gli otto occupanti sono finiti in manette per droga perchè nell’appartamento è stato trovato mezzo chilogrammo di cocaina. I due fratelli siciliani devono rispondere anche di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina.
Mentre gli italiani sono stati scarcerati e ora sottoposti all’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria, nei confronti dei quattro stranieri sono state avviate le procedure per l’espulsione.