Il Sindaco di Formigine e ciò che resta della precedente maggioranza, hanno costretto il Partito della Rifondazione Comunista a stare fuori dalla coalizione che lo sostiene. La corretta presenza politica in Consiglio comunale e nella Giunta del Comune di Formigine del Partito della Rifondazione Comunista ha garantito la stabilità dell’Amministrazione comunale anche nei momenti più critici, quando lo stesso Partito Democratico è stato travolto da problematiche interne.
In questi cinque anni, senza paura di smentite, abbiamo dato un contributo decisivo per il buon governo della città, con un impegno diretto nel campo delle attività culturali e con il sostegno alle scelte, fatte nel corso della legislatura, che abbiamo ritenuto importanti e coerenti. Diverse volte però la nostra posizione è risultata minoritaria; voglio ricordare, fra le altre, la nostra posizione critica sulla bretella Modena-Sassuolo, sul piano cave, sul nuovo bando per la gestione del castello del Castello. Non sono differenze che nascono dalla voglia di acquisire visibilità, ma da ciò che riteniamo utile per lo sviluppo di Formigine, del suo territorio e della sua gente. Abbiamo dovuto riscontrare però, nel Sindaco e nelle forze che lo sostengono, una chiusura al confronto e una miopia alla quale non possiamo che rispondere con una forte assunzione di responsabilità politica verso gli elettori e cittadini di Formigine, concorrendo al governo della città con una nostra candidatura a sindaco.
Riteniamo che occorra, anche alla luce della nuova e preoccupante situazione economica, rivedere radicalmente alcune scelte già fatte e proporne di nuove che vedano l’istituzione comunale ancor più vicina alle fasce deboli ed a quelle produttive della società formiginese.
Soltanto su questo basi può essere possibile una nuova alleanza di Centro-Sinistra.
Giuseppe Cassetti
Segretario dei Circoli di Sassuolo, Formigine, Fiorano e Maranello