Le celebrazioni del 64° anniversario della Liberazione a Novellara si festeggia con il tradizionale corteo in omaggio ai caduti della Resistenza, partendo da Piazzale Marconi (davanti alla Rocca) alle ore 9.00 per raggiungere alle ore 11.00 il Parco della Resistenza e far procedere il corteo in Piazza Unità d’Italia.
Saranno i ragazzi della scuola media “L.Orsi” a salutare il pubblico con un discorso-testimonianza tracciato attraverso il laboratorio di storia del ‘900 sulla storia delle Staffette partigiane a Novellara e sui valori della Costituzione. In chiusura un breve saluto del Sindaco di Novellara Raul Daoli allietato dagli allievi della Scuola di musica di Novellara e dal coro di oltre 50 elementi di “Amici di Reggio Children” diretto da Luigi Pagliarini.
La mattinata si concluderà con il classico pranzo sociale delle ore 12.30 al Circolo Ricreativo Novellarese.
Sabato 25 e domenica 26 dalle ore 10.00 alle 12.30 e dalle ore 15.00 alle 18.30 in Sala Espositiva del Museo Gonzaga a distanza di 44 anni verranno presentate al pubblico le opere del Premio di Pittura “Resistenza” – 1965 voluto dall’allora Sindaco di Novellara Antonio Mariani Cerati per onorare il Ventesimo anniversario della Liberazione e più in generale, così come si evince dal Regolamento ancora conservato in Archivio Storico, per promuovere più in generale l’organizzazione di un Premio di pittura Novellara “Estemporaneo”. Di fatto il premio si è organizzato solo quell’anno, ma con un impatto e qualità veramente elevata, considerato anche i componenti della Giuria che oltre al critico milanese Mario De Micheli, contattato da Mariani grazie agli “agganci” avuti dal Sindaco di Sant’Ilario, vide la partecipazione di Nello Leonardi e di alcuni rappresentanti del Comune.
Le opere premiate ed oggi in mostra con altri dipinti che parteciparono al concorso sono:
Lezione d’anatomia degli anni ’40 del pittore torinese Piero Sciavolino, a cui fu assegnato il primo premio pari a 200.000 Lire;
Verso la Libertà della pittrice mantovana Elisa Rosa;
Sono passati i nazisti di Alberto Cavallari di Modena.
Infine il quarto premio fu assegnato a Osvaldo Piccinini di Cesena, autore dell’opera Il sopravvissuto dai campi di concentramento.
Particolare curioso riguarda la “trasferta” che fecero le opere in Cecoslovacchia, grazie al gemellaggio, proprio di quell’anno con la città di Novy Jicin. Ci fu, infatti, la richiesta di Mariani Cerati di promuovere uno scambio culturale, portando le opere in mostra nella cittadina così simile a Novellara, scambio avvenuto dal 5 al 12 maggio del 1965 nel corso delle celebrazioni della Liberazione.