Il Consiglio provinciale, nella seduta di ieri ha approvato la trasformazione della natura giuridica di Autostazione S.p.A. con 20 voti favorevoli (Pd, Sd, Pdci, Idv) e 10 contrari (Forza Italia-PdL; An-PdL).
La società diventa S.r.l., e assume il modello di “house providing”, società strumentale di Provincia e Comune di Bologna per gestire il terminale dell’Autostazione di Bologna. “House providing” significa letteralmente “gestione in proprio” e designa quel modello di organizzazione e gestione dei pubblici servizi che le pubbliche amministrazioni adottano attraverso propri organismi, cioè senza ricorrere al libero mercato.
L’istituto consente l’affidamento dell’erogazione del servizio pubblico a società a capitale interamente pubblico a condizione che l’ente o gli enti pubblici titolari del capitale sociale esercitino sulla società un controllo analogo a quello esercitato sui propri servizi, e che la società realizzi la parte più importante della propria attività con l’ente o gli enti pubblici che la controllano. Di conseguenza, a completamento del percorso in atto, le quote societarie diventeranno esclusivamente pubbliche.
Il Consiglio ha inoltre approvato lo schema di statuto sociale secondo cui i due enti «è bene che condividano dirette responsabilità nelle scelte strategiche ed operative inerenti la gestione del servizio»; «la società è soggetta alla direzione e coordinamento di Provincia e Comune di Bologna»; il capitale «è interamente pubblico e incedibile e riservato a Provincia e Comune di Bologna».
E’ stato anche approvato lo schema di convenzione tra le due amministrazioni e la società Autostazione che definisce le modalità con cui Comune e Provincia intendono esercitare congiuntamente il ruolo di regolatori.