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Sassuolo: l’ultima seduta del Consiglio comunale per questa legislatura


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L’approvazione del primo Poc, Piano operativo comunale, ha chiuso l’ultima seduta del Consiglio comunale per questa legislatura ed è stata di fatto il tema di maggiore interesse e confronto della serata, cominciata con alcune interrogazioni.

Nella prima Gian Francesco Menani della Lega ha chiesto conto delle assunzioni e stabilizzazioni decise dal Comune di Sassuolo.
Menani ha ricordato che la Corte dei Conti sez. regionale di controllo per la Lombardia ha espresso il seguente parere: “…Lo strumento dell’affidamento di servizi ad enti partecipati non può essere utilizzato per eludere le normative pubblicistiche in tema di finanza pubblica o attività contrattuale che disciplinano l’attività della pubblica amministrazione.
Sono da considerarsi sostenute direttamente dall’ente locale le spese di personale iscritte nel bilancio della società pubblica in house, tanto nel caso di partecipazione unica totalitaria, quanto nel caso di compartecipazione plurisoggettiva intercorsa fra vari enti pubblici locali. Nel computo complessivo del quadro organizzativo del comune dovranno essere calcolati non solo gli attuali dipendenti comunali, ma anche tutti coloro che sono impiegati nella società totalitariamente partecipata, …In estrema sintesi, i lavoratori assunti dalla società in house debbono considerarsi, ai fini della spesa di personale dell’ente pubblico, dipendenti comunali a tutti gli effetti”.

Le misure riguardano anche profili di sana gestione in quanto non vengono in rilievo solo i valori di spesa, ma anche i comportamenti sottesi alle politiche di gestione del personale e specialmente la coerenza della programmazione del fabbisogno globale.
L’articolo 76 prevede un nuovo obbligo di ridurre l’incidenza percentuale delle spese di personale rispetto al complesso delle spese correnti.
L’articolo 76 (dal Sindaco citato in modo rafforzativo nella innanzi citata risposta) rivede poi la disciplina in materia di contenimento delle spese di personale degli Enti Locali, irrigidendo il regime previsto dalla Finanziaria 2008.
A seguito di diverse deliberazioni, alcuni lavoratori (dipendenti del Comune) hanno beneficiato dell’incentivo all’esodo negli organici della società “SGP Sassuolo Gestioni Patrimoniali “ comportando una riduzione dei lavoratori in organico al Comune;
tali provvedimenti finiscono tra l’altro, per arrecare un grave danno economico all’Ente, aumentando il nuovo organigramma redatto dal management della Società (totalmente partecipata dal Comune).

Chiedo di sapere, ha concluso Menani, se i provvedimenti adottati in merito ai nuovi concorsi banditi ed alle stabilizzazioni di personale presso l’Amministrazione Comunale e la Società SGP, in particolare i criteri e le modalità adottate per il reclutamento del personale e per la stabilizzazione dei vari responsabili di Servizio con contratto, rispondono ai principi di derivazione comunitaria, di trasparenza, pubblicità e imparzialità; se le recenti e programmate nuove assunzioni e stabilizzazioni sia negli organici dell’Amministrazione Comunale che di SGP rispondono ai criteri di legittimità e di contenimento della spesa in materia di personale secondo i parametri individuati dalla Legge e dalla recente sentenza della Corte dei Conti come in premessa riportate; se alla luce di quanto esposto si sia ottemperato al rispetto di due principi inderogabili: riduzione delle spese di personale relative al 2009 rispetto al 2008, riduzione dell’incidenza delle spese di personale sulle spese correnti.
Ha risposto il sindaco Pattuzzi, brevemente: tutte le procedure di stabilizzazione, ha detto, sono legittime ed eseguite nel rispetto del dettato normativo contenuto nella legge Finanziaria 2007. Le assunzioni alla Sgp sono state adottate con regolare bando; il trasferimento del personale a Sgp è avvenuto previo licenziamento volontario dall’ente, in seguito ad accordo sindacale. Il patto di stabilità per gli enti locali è stato rispettato.
Le spese di personale si sono costantemente ridotte dal 2005 al 2009, come evidenziato dai bilanci, in una percentuale intorno al 4 per cento.
Menani si è dichiarato soddisfatto di apprendere che tutto è stato fatto nel rispetto delle regole, riservandosi un esame più approfondito con l’arrivo della risposta scritta.

Posticipata la seconda interrogazione, lo stesso Menani è stato autore della terza, riguardante le bacheche di piazza Garibaldi.
Il consigliere ha ricordato di aver inviato diverse interrogazioni precedenti sul tema: con la ristrutturazione della piazza alcuni anni fa sono state eliminate le bacheche su cui venivano abitualmente affissi i quotidiani di partito, letti di frequente, soprattutto dalla popolazione anziana. Nelle precedenti occasioni, ha ricordato Menani, erano stati assunti impegni dall’assessore ai lavori pubblici Sandro Morini, su nuova installazione delle bacheche in seguito a pubblicazione di un bando, di cui però non risulta ancora notizia. Menani ha chiesto gli ultimi sviluppi.
Ha anche richiesto informazioni su altre bacheche pubbliche, in via Respighi, via Refice e via Consolata, e il tipo di autorizzazioni esistenti per i pannelli espositori delle rotatorie.
Ha risposto l’assessore Sandro Morini: esiste, ha detto, la bozza di bando, presentata insieme alla tipologia di bacheche, alla Sovrintendenza competente. Appena arriverà il parere provvederemo alla pubblicazione del bando. Le bacheche verranno collocate dall’amministrazione e saranno gestite con un semplice regolamento. Quanto alle altre bacheche citate, sono di proprietà comunale, utilizzate e utilizzabili per la promozione di eventi.
I pannelli espositori delle rotatorie sono soggetti ad autorizzazione di tipo pubblicitario.
Il consigliere Menani si è dichiarato soddisfatto per quanto riguarda l’esistenza del progetto per piazza Piccola e la prossima pubblicazione del bando, non soddisfatto per le risposte sulle altre bacheche e pannelli.

La successiva interrogazione, presentata da Claudia Severi, riguardava via Indipendenza lungo la quale, ha comunicato la consigliera, vengono segnalati ricorrenti episodi di mancato rispetto del codice della strada, specialmente in relazione all’alta velocità e soprattutto nelle ore notturne. Si tratta di una via che nelle ore di punta sopporta un traffico importante e durante tutta la giornata è percorsa con alta frequenza dagli automezzi. Le misure e le segnaletiche esistenti, ha sostenuto la severi, non sono sufficienti per contrastare le infrazioni al codice della strada. E’ insufficiente la sicurezza per i pedoni e i ciclisti. Chiedo se l’amministrazione abbia preso provvedimenti e se vengano svolti controlli
su questa via e quanti.
Ha risposto l’assessore ai lavori pubblici Sandro Morini: ci sono tre attraversamenti rialzati lungo via Indipendenza, dell’unico tipo ammesso su una strada di questa tipologia, dove il codice non consente l’installazione di altri dissuasori perché la individua come via preferenziale per mezzi di soccorso e di trasporto pubblico.
La Polizia Municipale svolge servizi regolari ed è presente all’entrata e uscita dalle scuole a servizio degli studenti che frequentano le medie Cavedoni. Nel 2008 in via Indipendenza sono stati rilevati sette incidenti, di cui solo uno con un ferito. Nel 2009 finora un solo sinistro. Si tratta soprattutto di mancate precedenze dalle vie che si immettono su via Indipendenza. Non sono stati rilevati incidenti di notte.
Claudia Severi si è dichiarata non soddisfatta della risposta, ribadendo che ci sono segnalazioni preoccupate di cittadini e che si potrebbero ipotizzare presenze dei vigili anche in altri punti, oltre a contestare l’impossibilità di installare altro tipo di dossi.

Il punto successivo riguardava il rendiconto e approvazione dell’esercizio finanziario 2008.
Il Sindaco Pattuzzi ha relazionato sull’andamento, sottolineando per prima cosa l’avanzo di bilancio di 677mila euro, in buona parte da destinare al fondo rischi. Questo rendiconto, ha detto, fa anche in qualche modo da chiusura del bilancio di una legislatura, in cui rilevo volentieri che abbiamo prodotto investimenti per 100 milioni, 32 milioni nel solo 2008. Questo è stato possibile grazie alla costituzione della Società patrimoniale, che funziona e aiuta anche a risparmiare: sono aumentati di molto i lavori affidati alla progettazione interna, con circa 500mila euro di incarichi esterni risparmiati nel solo 2008.
Il conto economico è positivo per oltre 3 milioni, che è un buon risultato anche in un’ottica aziendale. Il costo del personale è fermo al 26% della spesa corrente, ottimo risultato anche in relazione ad altri Comuni.
Cresce l’indebitamento, crescono le entrate patrimoniali, crescono gli investimenti.
L’unica spesa realmente lievitata è quella per il sociale, per motivi più che noti e condivisibili. In questo ambito si lavorerà ancora con uno specifico bando a favore delle fasce più deboli della popolazione.
I dati negativi, ha sostenuto il sindaco, vengono invece dal governo centrale di Roma: dal 2004 ad oggi i trasferimenti ammontano a 1,3 milioni di euro in meno, di cui 500mila euro per l’Ici prima casa eliminata e non coperta a favore degli enti da parte del governo, come invece promesso. I pagamenti statali ritardano oltre due anni comportando problemi di cassa, che Sassuolo non aveva mai avuto.
L’autonomia impositiva è calata di 11 punti, in controtendenza con ciò che richiederebbe il federalismo fiscale di cui sui è spesso parlato. La pressione tributaria cala, anche grazie all’eliminazione dell’Ici. E’ pari a 555 euro per abitante.
L’indebitamento pro-capite è sotto la media anche in relazione a Comuni vicini. La rigidità della spesa corrente è al 35%, anche in questo caso sotto la media. Lasciamo un ente in grado di investire, con sofferenze di cassa limitate, in equilibrio. La crisi per ora non ha avuto ripercussioni sulle entrate locali, ma questo sarà un tema importante anche in futuro. Credo però che il Comune di Sassuolo sia in grado di affrontare anche le future emergenze eventuali.
Paolo Vincenzi del Pdl ha contestato molte delle cifre fornite dal sindaco. Il Comune, ha detto, si è indebitato tanto e ha tassato tanto. Ha contratto altri mutui per 40 milioni, raddoppiato l’indebitamento pro-capite. Ha incassato in questi anni 135 milioni di euro e mi chiedo per cosa li ha usati. Sono stati fatti interventi e manutenzioni che fanno parte soltanto del dovere di un Comune.
La rigidità di spesa aumenterà. Secondo Vincenzi un conto corretto dimostra che non sono stati tagliati i trasferimenti dallo stato, che risultano al consigliere invece invariati. Inoltre aggiungiamo 20 milioni di debiti in un anno contratti da Sgp e la gestione generale fatta di soldi che ritengo spesi male.
Secondo Gian Francesco Menani della Lega i minori trasferimenti dallo stato agli enti locali dipendono dalla generalizzata mancanza di soldi. Se c’è un problema di applicazione del federalismo, ha sostenuto, è anche vero che passi come l’eliminazione dell’Ici sono stati fatti mentre il governo Prodi allargò la base fiscale. Infine chiedo se sia vero che ci sono ditte esecutrici di lavori che non sono state pagate nei termini dal Comune di Sassuolo.
Mario Cardone del Gruppo Misto ricorda che a suo tempo presentò emendamenti al bilancio che agivano sulle leve fiscali, aliquote Ici e Irpef, e riuscivano a reperire risorse che nella proposta, all’epoca formulata da cardone stesso e da Giovanardi, potevano essere destinate alla sicurezza. Abbiamo proposto in questi anni sempre cifre e conti reali e mi sarei aspettato almeno la trattazione dargli emendamenti proposti. Spero che la prossima amministrazione sappia dare risposte.
Non condivido l’aumento dell’indebitamento dovuto a Sgp, né le spese per il funzionamento della macchina comunale. Visto che è un bilancio di fine legislatura, devo anche dire che rilevo un errore di impostazione generale: il sindaco ha dettato l’agenda politica istituzionale, togliendo l’autorità che gli è propria al consiglio comunale, io intendo impegnarmi ancora per ridare dignità a questo organo.
Raffaele Lettieri del Pd ha rilevato come i bilanci di questa legislatura siano sempre stati costruiti, anche prima dell’esplosione conclamata della crisi, avendo presente la buona amministrazione e il welfare in primo piano. Si è rilevato il cambiamento in atto, ci si è posti il problema di gestirlo. Sono stati dati segnali importanti a una città in cambiamento. Il sindaco ha portato avanti con responsabilità il suo mandato e soprattutto è stato rispettoso del programma concordato.
Massimo Benedetti del Pdl ha sostenuto che dal bilancio le buone pratiche della giunta non si rilevano. C’è un aumento della spesa corrente, di 2,5 milioni di euro. Fra Comune e Sgp si assomma un alto indebitamento. Non c’è stata una politica di risparmio ed è mancata la progettualità, mentre sono stati distribuiti soldi a pioggia, sempre ai soliti noti.
L’esercizio finanziario 2008 è stato approvato con i voti favorevoli di Sindaco, Pd, Caserta e Sentimenti del Gruppo Misto, Tincani di Uniti per Sassuolo La Margherita.
Contrari Pdl, Lega, Cardone e Giovanardi del Gruppo Misto, Usai dei Comunisti italiani.

Il punto successivo riguardava la delibera del Piano attuativo di zona 2009. La programmazione triennale era già stata approvata dal consiglio comunale, in questo caso si trattava del Piano annuale che è in linea col documento precedente, diviso per ambiti di intervento che l’assessore alle politiche sociali Susanna Bonettini, non ha ripetuto perché già illustrati in sedute precedenti e in commissione.
Si è quindi passati subito al voto: favorevoli Sindaco, Pd, Caserta, Cardone e Sentimenti del Gruppo Misto, Tincani di Uniti per Sassuolo La Margherita.
Astenuti Pdl, Lega e Giovanardi del Gruppo Misto.
Usai dei Comunisti Italiani non ha partecipato al voto.

Il punto successivo riguardava una variazione di bilancio per 100mila euro in entrata e subito in uscita a finanziare la stagione musicale estiva che si terrà con cinque spettacoli dal prossimo mese di luglio, in collaborazione con la Fondazione Toscanini. La variazione riguarda il contributo che la Fondazione Cassa di risparmio di Modena ha concesso all’iniziativa, che viene incamerato e subito destinato allo scopo. Il sindaco ha illustrato il punto ricordando come lo scorso anno il programma musicale abbia riscosso un buon successo di pubblico.
Mario Cardone del Gruppo misto ha dichiarato di essere intenzionato a votare la variazione, ma sottolineando che altre variazioni presentate dal consigliere stesso non hanno avuto un iter né tecnico né politico, come invece avrebbero meritato.
Gian Francesco Menani della Lega ha criticato la scelta della Fondazione Cassa di risparmio di destinare fondi alla cultura, ai cittadini extracomunitari e mai ai cittadini sassolesi in difficoltà con la crisi. Spero, ha detto, che questo atteggiamento cambi.
Paolo Vincenzi del Pdl ha criticato la scelta della stagione musicale estiva impostata come negli anni scorsi, giudicandola costosa e di scarso successo. In questo frangente ci sembra ancora più sbagliata, ha detto e chiediamo che il denaro venga d’ora in poi destinato ad altre cause più importanti.
Luca Caselli del Pdl ha notato la fretta con cui si arriva a questa variazione di bilancio. Questa come altre scelte molto anticipare rispetto agli anni scorsi, ha detto, mi fanno pensare che il sindaco uscente voglia blindare uomini ed eventi della sua amministrazione. Di questi tempi spese così ingenti per eventi musicali sono immorali, soldi sprecati.
Raffaele Lettieri del Pd ha contestato lì’impostazione del discorso: anche e soprattutto in tempi difficili la musica, la cultura e la socializzazione sono necessari. Servono a fare comunità. La stagione musicale con la Fondazione Toscanini ha funzionato e per questo viene riproposta.
La variazione di bilancio è stata approvata con i voti favorevoli di Sindaco, Pd (eccetto Annalisa Sibani), Caserta e Sentimenti del Gruppo Misto, Tincani di Uniti per Sassuolo La Margherita.
Contrari Pdl e Usai dei Comunisti Italiani.
Astenuti Giovanardi del Gruppo Misto, Menani della Lega e Annalisa Sibani del Pd.

I tre punti successivi sono stati trattati unitariamente: riguardavano l’integrazione e modifiche al quadro conoscitivo del Psc, la variante generale all’adozione del Regolamento urbanistico edilizio e l’adozione del Piano operativo comunale.
Di fatto la relazione dell’assessore all’urbanistica Ruggero Cavani e la discussione si sono sviluppate sull’ultimo punto, mentre le dichiarazioni di voto hanno riguardato anche gli altri due temi.
Il Piano Operativo Comunale (Centro Storico compreso) traduce nella pratica delle opere e delle realizzazioni concordate insieme ai privati cittadini, le linee guida indicate già nel Psc.
Una breve cronistoria: dopo l’approvazione del Psc nel 2007 è stato pubblicato un bando con il quale si è chiesto ai cittadini l’interesse a partecipare al Primo POC generale.
Si è voluto capire quali fossero le manifestazioni d’interesse da parte della Città.
Con delibera 240 del 14 ottobre 2008 si è conclusa questa prima fase.
Durante questo periodo sono state raccolte 125 domande (118 per gli ambiti sul territorio, 7 per il centro storico).
Si è nominata una Commissione Tecnica che ha fatto l’istruttoria puntuale di tutte queste domande, sono state esaminate una per una: questo materiale è stato ‘trasmesso’ ai professionisti incaricati che, in un rapporto costante di relazione con l’ufficio e con l’Assessorato ha portato il documento approvato ieri sera.
Il documento finale si può dividere in tre parti: la prima composta dalle 35 schede relative a parti del territorio comunale variamente articolati; la seconda sul Centro Storico composto da 12 piani di ridisegno della morfologia e dell’assetto funzionale; la terza il Piano delle Piste Ciclabili.
Importanti le indicazioni che il POC fornisce su alcuni ambiti di interesse davvero generale.
Asta del Secchia: Attraverso gli ambiti, che ne costituiscono la sua struttura fondante, si è cercato di dare sistemazione e riqualificazione ad una vasta parte dell’area cosiddetta dell’asta del Secchia “mediante la cessione al Comune di aree private e con il trasferimento sempre all’Amministrazione di concessione di aree demaniali”.
La collina: Come già prevedeva il PSC, continua la sua tutela. Non è stata interessata da interventi se non per alcuni casi nei quali si è data l’opportunità ad alcuni agricoltori di potenziare la propria attività (acetaie, cantine o servizi utili all’agricoltura).
Le Relazioni Geologiche e il preliminare di Vas: ogni soggetto attuatore per poter partecipare al POC ha dovuto presentare una relazione geologica con particolare attenzione all’aspetto sismico, oggi ancor più importante e puntuale dopo gli ultimi avvenimenti in Abruzzo.
Residenza: per quel che riguarda gli ambiti di riqualificazione e di nuovo insediamento il primo POC interviene su un’area che copre il 30% circa (980.000 mq) della superficie territoriale totale che il PSC demandava al POC.
Rispetto alla quota parte di capacità insediativa residenziale, prevista negli ambiti in adozione, una percentuale 18/20% è costituita da edilizia convenzionata, nelle sue diverse forme, o da diritti edificatori a disposizione dell’Amministrazione Comunale.
Aree verdi: uno degli elementi importanti è il significativo aumento di dotazione di aree verdi. Sono 200.000 i mq ceduti o passati concessione dal Demanio. Sono poco più di 70.000 quelli ceduti per la realizzazioni di attrezzature sportive, scolastiche e/o per lo spettacolo.
Piste Ciclabili: si è provveduto ad inserire al momento dell’adozione del POC anche il Piano delle Piste Ciclabili elaborata dall’ufficio tecnico in questi anni con la partecipazione attiva della Commissione Consiliare.
Questo Poc, ha spiegato l’assessore all’urbanistica Ruggero Cavani, permette di sbloccare progetti e aree che aspettavano la propria riqualificazione da 10 – 20 anni:
In modo particolare delle zone Stazione di Modena, dell’area dell’ex San Giuseppe, dell’area del Frantoio di Borgo Venezia e dell’area del Peep Pista.
Inoltre siamo in grado di avviare il percorso che può vedere in breve tempo l’abbattimento del Goya e la cessione al Comune di oltre 130mila metri di area verde.
Si mettono le basi per intervenire attraverso la STU (Società di Trasformazione Urbana) nell’area di Mezzavia-Circonvallazione 183/189 e si costruiscono le condizioni per porre in essere nella zona dello Spray Dry l’importante intervento di formazione e ricerca: denominato Tecnopolo.
Inoltre procedono alcuni altri progetti che sono maturati negli ultimi anni: Ca’ Marta che con la cessione al Comune, da parte dei soggetti attuatori, delle aree verdi vicine all’attuale Centro Sportivo rende possibile l’attuazione di un nuovo impianto sportivo (Stadio); la sistemazione dell’area del Collegio Vecchio/Automoda interessata oggi dalla sistemazione della rotonde nel Cimitero Nuovo. Con la cessione di alcune aree a servizio del Cimitero e la sistemazione di una vasta zona a parcheggio si permetterà, tra l’altro, la sistemazione definitiva della Serra Solgarden.
Inoltre ci sono le due area che si affacciano sul Secchia, Comparto Y sub a) e sub b) che favoriranno la bonifica delle aree vicine al fiume.
Si definiscono infine le sistemazioni delle aree: Vallurbana e San Michele”.
Si dà poi risposta ad ambiti di tipo produttivo che attendevano da anni una loro definizione e una loro attuazione: l’area vicino a Ponte Fossa denominata Via dell’Artigianato, quella di Via Ancora, della Fincibec e del Canale di Modena.
Come viene riportato nella relazione di accompagnamento al POC mancano all’elenco degli ambiti due interventi: Cisa-Cerdisa e Mob-L/Transit Point.
Su questi ambiti strategici si è iniziato un lavoro importante che ha visto la definizione della struttura urbanistica e di alcune scelte progettuali dei due ambiti, ma vista la complessità delle decisioni da assumere, considerato la necessità di stipulare accordi di pianificazione intercomunali o interprovinciale e vista la necessità di approfondire si è pensato di presentarli con un POC a parte e specifico.
Centro Storico: – Gli obiettivi e le linee strategiche che ci hanno guidato per costruire la proposta sono stati i seguenti:
– Interventi di riqualificazione di grande spessore e valore architettonico per superare il degrado e l’abbandono che vivono alcuni immobili da anni.
Aspetti, quelli del degrado e dell’abbandono, che, tra l’altro, incidono sul senso di insicurezza che tanta popolazione sente e vive in città.
Questo aspetto, condiviso anche da me, ha spiegato Cavani, veniva sottolineato dagli esperti del Politecnico di Milano che hanno presentato una approfondita analisi sulla sicurezza nella nostra Città e in particolare nel Centro Storico”.
– Favorire in queste zone della Città la realizzazione di residenza, e di residenza di qualità, per permettere il loro ‘ripopolamento’ e la diversificazione della popolazione presente.
– Favorire la realizzazione di parcheggi e di garages in quota maggiore di quelli cosiddetti pertinenziali.
Tutto questo per togliere automobili dalle strade e favorire l’uso più corretto degli spazi ‘piazza’, oggi occupati da macchine, senza penalizzare i residenti.
Sulla variante generale al Rue Cavani ha dichiarato che è stato necessario adeguarlo per una maggiore efficacia, dopo averne esperimentato gli effetti e aver rilevato pareri dei professionisti che lo utilizzano. Inoltre sono cambiate alcune leggi nazionali che richiedono un cambiamento e un’evoluzione che probabilmente continuerà anche in futuro.
Cavani ha concluso ringraziando gli uffici comunali per la competenza nell’elaborare il Poc e il Rue e anche chi ha lavorato nelle numerose commissioni convocate.
Ugo Liberi dal Pdl ha dichiarato che il Poc in approvazione delinea un disegno del territorio troppo specifico, che non lascia spazio a cambiamenti quando verranno adottati i singoli Piani Attuativi (Pua). Il Poc, ha detto, non dovrebbe entrare così nel singolo comparto, ma dare linee generali e guida. L’errore è alla base e proviene dall’impianto dirigista del Psc. La logica dio partenza non è per noi condivisibile, siamo per l’iniziativa veloce e privata.
Secondo Menani della Lega mancano cose importanti come la circonvallazione di San Michele, le dovute attenzioni al cannocchiale prospettico del palazzo Ducale e altre zone sensibili. Ma più grave secondo Menani è la variazione al Rue che secondo il consigliere è arrivata in commissione per l’approvazione senza la possibilità di visionarla. In generale Poc e Rue sono stati portati avanti troppo in fretta e comunque, ha concluso, sono documenti che a parere della lega risultano in difetto di legittimità, per questo la Lega si è rivolta al Tar e alla Procura della Repubblica.
Luca Caselli di An ha ricordato il lungo iter del Psc che avrebbe dovuto arrivare entro i primo 90 giorni di legislatura, invece ha accumulato ritardi che portano all’adozione del Poc nell’ultima occasione utile. Vedendo i palazzi ghetto che ora il sindaco dichiara di abbattere e riqualificare, ha continuato il consigliere, mi viene da pensare che quegli stabili sono figli di una programmazione del passato sbagliata, permessa da qualcuno. Abbiamo una urbanistica molto particolare a Sassuolo che sembra proprio pensata da chi a Sassuolo non ci abita e non ci dorme.
Riguardo al Rue io auspico che garantisca più velocità nelle pratiche urbanistiche, soprattutto quelle di piccole entità che sono soggette a tempi lunghi quanto quelle rilevanti. Se il Psc è il simbolo della politica del fare dell’amministrazione, è una politica del fare male.
Massimiliano Righi del Pd, che è anche il presidente della commissione urbanistica, ha ringraziato tutti i tecnici, i dirigenti e l’assessore Cavani che hanno lavorato per arrivare all’approvazione e sottolineato la disponibilità rilevata in più commissioni. No n rilevo ritardi né cose fatte all’ultimo momento. Sono cose che abbiamo esaminato per quattro mesi e l’assessore Cavani è stato sempre disponibile a tornare in commissione e fornire nuove spiegazioni. L’aspetto sostanziale è questo, quello formale è che i documenti ci sono stati presentati alla fine, ampiamente conosciuti. Sui ricorsi ai tribunali vedo un accanimento contro virgole e refusi che perde di vista la sostanza e i contenuti.
Nicola Caserta del Gruppo Misto ha invitato a ricordare la realtà di Sassuolo prima del 2004 e le diverse zone che avevano bisogno di riqualificazione e l’hanno ottenuta o sono state prese in esame. C’è stata una forte discussione e una forte opposizione dialettica in consiglio comunale, ma poi si è andati anche oltre e gli atti giudiziari per bloccare l’iter di questi documenti li ritengo irresponsabili, per i ritardi che già hanno provocato a un piano importantissimo per la città.
Prima della continuazione del dibattito il presidente del consiglio comunale Patrizia Barbolini, costretta a lasciare la seduta per problemi famigliari prima della conclusione, ha salutato e ringraziato i consiglieri. E’ stata, ha detto, un’esperienza edificante, che mi ha fatto vedere le cose da una posizione neutra molto diversa da quella che si tiene quando si partecipa direttamente al confronto politico.
Ripreso il dibattito è intervenuto Mario Vecchi del Pd per sottolineare l’importanza data nel Poc al tema delle ciclabili, particolarmente sentito dal consigliere. Ho apprezzato, ha detto, il lavoro fatto in questo ambito dalla Commissione territorio e ambiente, ma si tratta di un tema che interessa anche in relazione a sicurezza e incidenti.
Massimo Benedetti del Pdl ha ritenuto il Poc un contenitore di tanti progetti e sogni da campagna elettorale. Non si capisce però se sia un documento che snellisce le pratiche e il lavoro delle persone, in grado di dare risposte pronte e eventuali agevolazioni. I ritardi nell’approvarlo stanno bloccando da troppo tempo la città. Arriviamo però a un piano che in pratica fissa tali e tante regola da rendere impossibile rispettarle tutte. Vanno bene le iniziative che migliorano la qualità della vita, ma prima deve funzionare l’attività economica. Mi sarebbe piaciuta una seria politica abitativa in grado di attrarre quel ceto medio che ha abbandonato ormai la nostra città.
Gabriele Giovanardi del Gruppo Misto ha ricordato l’iter complesso e tormentato del piano, il cambio di tre assessori all’urbanistica in corso d’opera e quindi anche le responsabilità dei ritardi da attribuire a chi il piano lo ha governato,. La minoranza, ha detto, svolge il suo ruolo e le difficoltà non possono dipendere solo da lei. Peraltro devo dire che Cavani ha compiuto un lavoro egregio, mettendoci la massima disponibilità e portando a termine il lavoro, insieme ai tecnici, che ringrazio. Credo che dovremmo guardare con fiducia a questi strumenti di pianificazione, che consentiranno a chi amministrerà da domani di governare realmente lo sviluppo della città.
Claudia Severi ha invece criticato profondamente il Poc e l’intero iter del Psc, definendolo una delle pagine più nere di questo Comune. L’amministrazione ha impiegato vent’anni per un piano estremamente costoso, cambiando tre assessori solo in questa legislatura e anche diversi dirigenti. Poi c’è il caso eclatante delle divergenze da noi enunciate fra la versione del Rue fornita ai consiglieri e quella inviata alla provincia in forma definitiva. Per aver denunciato quelle differenze sono state chieste le mie dimissioni ma oggi si porta in consiglio una variante generale a quel Rue che a mio parere serve a sanare la situazione.
Lo stesso Poc in realtà non è un progetto ma la ripresa delle schede del Psc, con diverse carenze, ma allo stesso tempo mette in attuazione quasi tutto quello che è contenuto nel Psc. Chi arriverà poi si troverà a non avere poi molto da governare e definire. Il 65 per cento della capacità edificatoria, ha detto Severi, è già impegnato in questo Poc. Ma in generale l’iter di questo Psc ha di fatto incrinato il rapporto di fiducia coi cittadini per il modo in cui si è operato.
Mario Cardone del Gruppo Misto, dopo aver ringrazi arto Patrizia Barbolini per il saluto al consiglio, ha elogiato Ruggero Cavani per aver assegnato un ruolo attivo al consiglio e alle commissioni nell’elaborazione di questo Poc. Abbiamo votato i documenti passati nonostante i loro limiti: era un piano soggetto a evoluzione, come il lavoro di Cavani ha dinmostrato. Torno quindi al concetto già enunciato del primato della politica e del rispetto anche degli aspetti formali che ne regolano l’attività.
Raffaele Lettieri del Pd ha ricordato il grande lavoro svolto, nell’ultima fase da Ruggero Cavani per ricucire e pazientemente portare a termine questo lungo iter. C’è un chiaro sforzo di rendere la città migliore e più vivibile. Tutti i tecnici e professionisti del settore hanno potuto collaborare e dare pareri. Il centro storico è un elemento fondamentale del piano, per riappropriarsi della città e delle sue strade. Può aiutare una nuove coesione sociale.
Quanto al Rue, ritengo che la polemica politica possa essere dura e aspra ma che non si debba entrare nelle aule di tribunale. Questo è un passaggio che davvero tenta di bloccare la città.

Angioletto Usai dei Comunisti Italiani ha spiegato di non poter approfondire il punto riguardante il Poc, ma che del resto di parte da un Psc approvato con la maggioranza divisa e in qualche momento assente. Con il Pd in difficoltà e un Pdci assente, ha detto, ha contato la lealtà dei singoli consiglieri verso la giunta e mi spiace che oggi non venga riconosciuta, al punto che il Pdci ha deciso si non ripresentare il sottoscritto alle elezioni.
Annalisa Sibani del Pd ha ricordato di essere entrata in politica in particolare perché sentiva la necessità di fare qualcosa per la città sotto l’aspetto urbanistico. E’ stata, ha detto, un’esperienza che mi ha fatto conoscere molte cose, non ero competente e ho trovato tecnici in grado di mettermi al corrente. Vedevo una città che necessitava di correzioni, con molte zone degradate e brutte. Ho potuto valutare le possibilità che ha un’amministrazione in questi casi e le risposte che è in grado di dare. Ora la possibilità di cambiare, con questi strumenti c’è e spero in futuro di trovarmi in un paese sempre migliore, chiunque lo governi.
Ruggero Cavani ha ricordato come questo Poc dia la possibilità di partire con molti progetti attesi. Ha spiegato che in realtà impegna un terzo delle aree previste dal Psc e che nel caso delle possibilità edificatorie la percentuale è un po’ più alta, comprensibilmente, perché in molti aspettavano questo documento. Un lavoro serio e faticoso, lo ha definito, per un documento forse non perfetto ma un grande passo avanti. Ringrazio i tecnici e la struttura, che ora con tutto il lavoro svolto padroneggia anche meglio lo strumento e questo faciliterà tutti in futuro.
I tre punti all’ordine del giorno sono stati posti separatamente in votazione.
L’integrazione e modifiche al quadro conoscitivo del Psc sono state approvate da Sindaco, Pd, Tincani di Uniti per Sassuolo La Margherita, Gruppo Misto.
Contrari Pdl, Lega e Usai dei Comunisti Italiani.

La variante generale all’adozione del Rue ha avuto due dichiarazioni di voto.
Nicola Caserta del Gruppo Misto ha dichiarato il voto a favore.
Gian Francesco Menani della Lega ha giudicato questa una riadozione, come la Lega voleva, ha detto, ma per noi è stata a scatola chiusa senza possibilità di esaminarla, quindi non posso approvarla.
Il punto ha avuto il voto favorevole di Sindaco, Pd, Tincani di Uniti per Sassuolo La Margherita, Gruppo Misto.
Contrari Pdl, Lega e Usai dei Comunisti Italiani.
Anche sul Poc diverse dichiarazioni di voto.
Menani della Lega ha ribadito le forti perplessità, soprattutto in relazione ai passaggi ritenuti illegittimi e già segnalati al Tar e alla Procura.
Massimiliano Righi del Pd ha rilevato come il Psc serva anche e soprattutto a mettere tutti i cittadini sullo stesso piano, in una trattativa aperta con l’amministrazione che si concretizza sulla base del concetto della perequazione e riqualificazione. Svolge un importa nte lavoro poi di recupero di aree dismesse, senza impegnarne di nuove.
Gabriele Giovanardi del Gruppo Misto ha ribadito che il lavoro svolto da parte di tutti è stato tanto e importante. Non approvare, ha detto, sarebbe una paralisi per la città.
Claudia Severi del Pdl ha criticato la logica dell’emergenza che anche in questa occasione anima l’approvazione di piani importanti, sempre con l’idea di non paralizzare la città. Il Psc e il Poc non sono emergenza ma programmazione, ha detto, l’esatto opposto di queste premesse. Chiaro che i cittadini attendono risposte, ma sul modo di procedere non posso condividere.
Il Piano Operativo Comunale è stato adottato dal Consiglio Comunale con i voti favorevoli del Sindaco, Pd, Gruppo Misto, Uniti per Sassuolo La Margherita.
Contrari Pdl, Lega e Comunisti Italiani.