Home Reggio Emilia Reggio Emilia: il convegno “La comunità educante”

Reggio Emilia: il convegno “La comunità educante”


# ora in onda #
...............




Con il progetto Bellacoopia Legacoop Reggio Emilia ha attivato dal 2001 una canale di comunicazione con le scuole della provincia, per trasmettere ai giovani le idee di mutualità e solidarietà che sono le basi su cui poggia l’esperienza delle cooperazione, così importante in questa provincia.

Lo sviluppo dei rapporti con il sistema scolastico si è consolidato con gli istituti superiori, attraverso i progetti che prevedono la costituzione di una cooperativa virtuale; inoltre Bellacoopia sta producendo, soprattutto con le scuole medie, ottime ricerche che affrontano i temi del pensiero e delle pratiche relative alla solidarietà cooperativa, con un taglio fortemente legato al territorio. Tutto questo grazie ad una positiva collaborazione con gli insegnanti. Nel 2007 è infatti nato il “Club degli insegnanti di Bellacoopia”, che ha organizzato ieri all’Università di viale Allegri il convegno la “Comunità educante”.

Il convegno ha voluto entrare nel merito del rapporto scuola, territorio, società civile, sempre più all’ordine del giorno, in relazione alle profonde trasformazioni in atto nella nostra comunità.

“Se si osservano gli esiti di ormai dieci anni di Bellacoopia – ha spiegato Terenziani presentando il convegno – emerge come siamo ben lontani da semplici lezioni sulla cooperazione, per entrare a pieno titolo nella ’responsabilità sociale’ praticata in modo collettivo dalle cooperative reggiane, che forniscono risorse economiche, culturali e umane nell’interesse del territorio in cui operano. A ben vedere Bellacoopia è diventata un originale contributo alla formazione degli studenti su temi di grande attualità quali la conoscenza delle radici sociali della nostra comunità, il collegamento col mondo del lavoro, il rapporto con le istituzioni del territorio”.

La platea ampia di insegnanti, presidi, tutor cooperativi presenti al Convegno si è arricchita anche con la presenza inattesa e molto gradita di alcuni studenti in sostituzione dei loro professori, impossibilitati a partecipare e dell’assessore comunale Juna Sassi interessata ascoltatrice.
Sono intervenuti Lucio Levrini, coordinatore del progetto per le scuole medie, che ha affrontato il tema “A scuola di territorio” e Luciano Rondanini, dirigente tecnico dell’Ufficio Scolastico Provinciale, autore di importanti pubblicazioni sulla scuola, che ha parlato della nuova stagione dell’educazione “Dalla didattica dell’ascolto alla didattica del progetto”.

Di grande interesse le conclusioni di Franco Frabboni, uno dei maggiori pedagogisti italiani, che non ha nascosto, in premessa, la sua delusione per le politiche scolastiche del governo in carica. “Le direttive europee della “Carta di Lisbona” individuano nella diffusione della conoscenza la carta vincente per lo sviluppo nel terzo millennio e dunque – ha chiosato il prof. Frabboni – non può essere lungimirante una politica che taglia gli investimenti nella scuola”. Sul tema della comunità educante poi ha spiegato i punti irrinunciabili riassunti in “cinque perle”: ricerca, progetto didattico, interdisciplinarità, cooperazione, ambiente. Rispetto a questi indirizzi si può rilevare una omogeneità di fondo con la realizzazione, nel suo specifico, del progetto Bellacoopia e pertanto iniziative di questo genere vanno apprezzate ed incentivate.