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Sassuolo: il ”presidente dei gatti” risponde a Sentimenti


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La politica della città oggi mette in prima pagina i gatti che hanno auto costituito una colonia al Fontanazzo. Una colonia numerosa e talmente ben organizzata che riesce ad ottenere la prima pagina dell’attualità sassolese a scapito di tutti gli altri problemi ben più importanti che la nostra città sta attraversando.


Un po’ di ironia a volte in politica non guasta ed allora, da candidato sindaco, provo anche io ad interpretare il “problema” cercando di dare voce non a questo o a quell’altro interlocutore ma proprio alla colonia dei gatti stessa, ipotizzando la risposta nientepopodimeno che del Presidente della colonia dei gatti.
Anche dal punto di vista elettorale credo infatti che sia una buona mossa vista l’importanza che la colonia dei gatti rappresenta nel dibattito politico della nostra città.


Il presidente della colonia dei gatti (complice il mio figlio più piccolo, i bimbi piccoli, si sa, capiscono il linguaggio dei gatti) mi ha confidato queste parole:
“Non comprendiamo il problema, ci siamo accampati lì perché ci trovavamo sempre qualche volontario che ci portava da mangiare. Che cosa avreste fatto voi in questi tempi? E meno male che qualcuno pensa a noi.
Siamo invece molto preoccupati per i nostri padroni.


Noi un topolino da mangiare lo troviamo sempre ma loro, li vediamo molto in difficoltà. Poco lavoro, crisi, cassa integrazione, mobilità. Per questo ci siamo accampati proprio lì, per sapere subito come vanno le cose dell’economia di Sassuolo e quello è un luogo privilegiato perché vediamo che ci passano tutti.
Poi c’è il telone nero.
Non sappiamo niente di beni culturali ma siamo contenti che qualche volontario (che solo dopo abbiamo appreso essere il proprietario dell’area) abbia cercato di darci una mano mettendo un telo per tenere a freno le nostre “teste calde”.
Anche noi gatti abbiamo infatti problemi di inciviltà.
Posso infatti assicurare che i responsabili dei “fastidi” creati alla più sentita tradizione sassolese, la processione del Sacro Tronco, sono già stati individuati e puniti e che questi problemi non si ripeteranno più.
Naturalmente contiamo sul fatto che l’amministrazione comunale, la sovrintendenza, il volontario che ha messo i teloni di protezione e i volontari che ci danno da mangiare non si vadano ad incartare, a causa nostra, in una contrapposizione che tutto farà tranne che fare bene alle cause comuni in primis dei gatti (ci rendiamo disponibili ad essere ospitati in altro luogo)e poi anche del libero passaggio dei cittadini da quel luogo che, ora che è stato recuperato, è uno dei più belli di Sassuolo”.
Tanto riferisco. Senza commento. Per quanto mi riguarda adesso mi rimetto al lavoro a curare le necessità e i problemi dei padroni dei gatti che vivono in questa città.


Corrado Scalabrini