“Non sapevamo nulla di questo pdl che sara’ in ogni caso ritirato”. Cosi’ il premier Silvio Berlusconi risponde al leader del Pd Dario Franceschini che ieri aveva chiesto il ritiro del progetto di legge che prevede l’equiparazione tra partigiani ed ex appartenenti alla Repubblica di Salo’.
Arrivato a sorpresa al Salone del mobile in corso alla Fiera di Rho-Pero a Milano, Berlusconi e’ tornato sulle celebrazioni del 25 aprile sottolineando come “anche leggendo i giornali si possa pensare di superare il periodo che e’ alle spalle e andare verso un comune sentimento nazionale. Ho detto -ha concluso Berlusconi- che il 25 aprile dovrebbe veramente diventare la festa della riconquista della liberta’”. Una decisione, quindi, che accoglie la richiesta pressante fatta dall’opposizione. In primis dal segretario del Pd, Dario Franceschini. Proprio dal Partito democratico arriva il commento di Luciano Violante sulle parole del premier di ieri: “Berlusconi ha fatto un discorso da uomo che esprime il senso delle Istituzioni. E’ venuto incontro a valori che prima non aveva riconosciuto. E i valori, quando sono condivisi, diventano piu’ forti”.In giornata Fabrizio Cicchitto ed Italo Bocchino, capogruppo e vicecapogruppo del Pdl alla Camera avevano contestato la richiesta di Franceschini sul disegno di legge: “Solleva il problema di una proposta di legge sull’equiparazione fra i partigiani e coloro che hanno militato nella Rsi” ma “il governo Berlusconi non c’entra niente con questa proposta di legge e neanche il gruppo parlamentare del Pdl perche’ essa, infatti, e’ una tipica iniziativa parlamentare individuale. Presentata dall’onorevole Barani nel mese di luglio del 2008, essa nasce come iniziativa bipartisan, tant’e’ che registro’ la firma di una serie di parlamentari, non solo del Pdl ma anche del Pd come gli onorevoli Corsini, Fogliardi e Narducci, che poi hanno ritirato la firma il mese scorso”.
Fonte: Adnkronos