“La presenza del Presidente della Commissione Giustizia del Senato Filippo Berselli dà valore istituzionale alla commemorazione di Cernaieto. La partecipazione di una carica statale tanto importante alla cerimonia in ricordo dei Caduti di Cernaieto, dimostra che il percorso intrapreso in questi anni è giusto.” Con queste parole il Consigliere Filippi ha aperto la cerimonia commemorativa, oggi a Cernaieto di Trinità, sotto una pioggia scrosciante.
“Nonostante il maltempo, per il terzo anno consecutivo, oltre cento persone – aggiunge Filippi – si sono date appuntamento ai margini del bosco di Cernaieto di Trinità, dove nel 1945, dopo la liberazione, furono barbaramente assassinate ventuno persone.
Quest’anno è stato inaugurato un nuovo monumento, in onore di quei militi e civili uccisi a Cernaieto”.
Filippi ha letto il comunicato intimidatorio a firma di un sedicente gruppo estremista, lasciato due mesi fa, dopo l’ennesimo atto vandalico da parte dei soliti noti, ai piedi della croce benedetta.
Totale è stata la disapprovazione e la condanna da parte dei presenti, nei confronti di minacce non certo velate. Minacce che rafforzano lo spirito di giustizia e libertà che caratterizza coloro che da anni stanno cercando di riportare alla luce le verità storiche del dopoguerra, compresi i drammatici fatti di Cernaieto.
Il Presidente Berselli ha reso onore ai ventuno morti, scusandosi per la latitanza dello Stato su un evento tanto tragico. Da oggi si apre un nuovo ciclo, lo Stato ha ufficialmente riconosciuto quanto accaduto a Cernaieto a fine Aprile del 1945.
La cerimonia religiosa, come ogni anno, è stata officiata dal parroco di Pianzo, don Paolo Gherri.
Quello di Cernaieto fa parte di quelle rappresaglie ingiustificate attuate dai partigiani rossi a guerra finita.
I morti di Cernaieto identificati fino ad oggi sono: Serg. Magg. Alberto Bigliardi di Sant’Ilario (Re) di anni 41; Cap. Magg. Giovanni Bonomi di Bettola (Pc) di anni 39; Ugo Botti di Reggio Emilia; Cap. Magg. Carlo Cantarelli di Gattatico (Re) di anni 46; Livio Corradini di anni 18; Cap. Magg. Pasquale Da Grava di Correggio (Re) di anni 43; Serg. Magg. Carlo Ferretti di Reggio Emilia; Cap. Magg. Vincenzo Fiaccadori di Reggio Emilia di anni 46; Cap. Magg. Angelo Gallingani di anni 48 di Sant’Ilario (Re) papà di Luigi; Luigi Gallingani di anni 17, figlio di Angelo; Luciano Gibertini di Reggio Emilia di anni 16; S. Ten. Gaetano Giovanardi di Bagnacavallo (Ra) di anni 21; Ulderico Manghi di Reggio Emilia di anni 22; William Onesti di Reggio Emilia di anni 16; Cap. Magg. Giacomo Panciroli di Reggio Emilia di anni 38; Cap. Magg. Ettore Rocca di Ciano d’Enza di anni 46 e Marco Vezzani di Reggio Emilia di anni 36. Paolina Viappiani, ragazza madre di Bibbiano.
Pochi mesi fa, sono emersi nuovi nominativi, Italo Bertolini di anni 43, nato a S. Lazzaro Parmense e risiedente a Montechiarugolo (PR), dove era coniugato con la sig.ra Strozzi Orsolina; e Biancoviso Francesco di anni 23, nato a Militello di Catania, risiedeva a Scordia (CT), sposato con la sig.ra Grasselli Maria.
Nei verbali di riconoscimento viene specificato che le salme furono ritrovate nel bosco di Cernaieto.