Cooperatore, giornalista, deputato, amministratore ma soprattutto protagonista del riformismo italiano tra Otto e Novecento: domani – lunedì 27 aprile – la città di Reggio Emilia ricorda e celebra Camillo Prampolini a centocinquant’anni dalla sua nascita (27 aprile 1859). La suggestiva Sala del Tricolore del palazzo Comunale, situato nella piazza che porta proprio il nome del celebre leader, sarà l’emblematica cornice di una mattinata interamente dedicata a ripercorrere il percorso politico e intellettuale di Prampolini.
Apriranno i lavori alle ore 11 i saluti di Graziano Delrio sindaco di Reggio Emilia, Sonia Masini presidente della Provincia di Reggio Emilia e Ildo Cigarini presidente di Legacoop Reggio Emilia.
Seguiranno a partire dalle ore 11.30 gli interventi degli onorevoli: Giuseppe Amadei, già deputato e parlamentare europeo del Partito Socialista Democratico Italiano e presidente della costituenda Fondazione Prampolini; Mauro del Bue ex segretario di presidenza della Camera dei deputati, autorevole esponente e attento studioso del socialismo reggiano; ed Emanuele Macaluso, giornalista, sindacalista e politico, personaggio di spicco del riformismo italiano ed europeo. Le relazioni saranno intercalate dalla lettura di alcuni testi prampoliniani, curata dal Teatro Dell’Orsa.
L’evento è organizzato dal ‘Comitato Nazionale per la valorizzazione della figura di Camillo Prampolini’ istituito con Decreto Ministeriale del 20 marzo 2008. Il Comitato, promosso dal Comune di Reggio Emilia, dalla Provincia di Reggio Emilia e da LegaCoop Reggio Emilia coinvolge i principali enti amministrativi, cooperativi e culturali delle province di Reggio Emilia, Bologna e Milano e lavora per la valorizzazione sul piano nazionale della figura e dell’opera di Prampolini. Ha promosso tra l’altro la Costituzione del Centro Permanente di Documentazione “Camillo Prampolini” presso la Biblioteca Panizzi di Reggio Emilia che si occupa dell’ordinamento, dell’inventariazione e della catalogazione delle carte e degli scritti prampoliniani. Il Comitato Nazionale, che ha come presidente onorario l’On. Giuliano Amato, ha varato anche un programma editoriale che prevede la pubblicazione di un’edizione critica di scritti scelti e di una biografia scientifica di Prampolini.
Camillo Prampolini fu un leader politico particolarmente innovativo sul piano dei linguaggi e delle tecniche di organizzazione politica sviluppando nel territorio reggiano un peculiare modello di sviluppo, fatto di sensibilità civile, partecipazione democratica ed equità sociale. Ecco perché la sua figura, cardine dell’identità locale, si pone ancora oggi come riferimento per un’azione politica incisiva di alto profilo etico.
Nel corso del convegno internazionale ‘Il riformismo tra due secoli. Da Camillo Prampolini al Terzo Millennio’ tenutosi lo scorso dicembre 2008, è emerso con chiarezza il ruolo svolto da Prampolini, non solo nella creazione e nell’implementazione del modello di sviluppo reggiano, ma anche nella vicenda nazionale del riformismo socialista.
Appare quindi necessario recuperare l’innovativo pensiero prampoliniano che vede nell’eliminazione delle costrizioni socio-economiche la vera ed imprescindibile premessa per la realizzazione umana. A questo “riformismo del fare” sarebbe necessario ispirarsi ancora oggi per realizzare nuove forme di organizzazione sociale ed economica in grado di affrontare dal basso le sfide proprie di ogni epoca di grande trasformazione. La vicenda prampoliniana offre poi interessanti spunti di riflessione sul tema del linguaggio e del discorso della politica riproponendo la questione della relazione tra la cultura politica e l’ambiente nel quale si dispiega l’azione pubblica. Si sviluppa da qui l’importante questione del rapporto tra la leadership e le fasi di mutamento culturale e sociale.
Prampolini visse in un momento di profonda crisi dei valori tradizionali della borghesia liberale, una condizione che pare non essere così diversa dal nostro presente caratterizzato da profonde trasformazioni e dalla crisi dei partiti in quanto portatori di forti ideologie identitarie. Occorre quindi interrogarsi su come gli imperativi solidaristici alla base del riformismo etico possano, ancora oggi, aiutarci a costruire strategie adeguate per risolvere le tensioni tra interessi privati e collettivi.
Info: Segreteria del Comitato – Via Meuccio Ruini, 12 – Reggio Emilia – Tel . 0522 530951 – Fax 0522 530900 – e-mail – web: Camillo Prampolini.