Home Politica Da Mario Cardone una riflessione circa i pentimenti tardivi su Guido Rossa

Da Mario Cardone una riflessione circa i pentimenti tardivi su Guido Rossa


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Da militante socialista, libertario e tollerante stavolta non riesco ad usare la diplomazia politica e quindi tacere. Sono dieci anni che Guido Rossa, vilmente ammazzato dalle Brigate Rosse, fu sfrattato dal Residenziale il Fontanazzo avendo la Piazza antistante a Lui dedicata. In dieci anni ho più volte sollecitato le Istituzioni locali per reintestargli qualcosa (piazza, via, rotonda, giardino o altro) ma nulla è stato fatto.

Ebbene, caso più unico che raro, credo che nemmeno le OO.SS. si siano fatte ufficialmente sentire.
Sulla stampa vedo pubblicizzato uno spettacolo di arte varia al Teatro Carani per martedì 28 aprile, denominato “Guido oltre le vette” organizzato dal Comune di Sassuolo in collaborazione con le OO.SS..
Cosa buona ma oso sperare che in occasione dello spettacolo, all’inizio o alla fine, qualcuno annuncerà che è stata deliberata l’intestazione di “un qualcosa” a Guido Rossa vittima dell’intolleranza politica, dimenticato per dieci anni, magari al posto di una via intestata ad una sedicente “scrittrice” di sinistra, foraggiata dal Duce del fascismo e frequentratice di tanti letti (fatto questo positivo) compreso quello di Julius Evola teorico del nazifascismo, fatto questo che considero “un pochino anomalo”.

Mario Cardone