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Approvato il Rendiconto relativo all’esercizio 2008 del Comune di Carpi


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Il Rendiconto relativo all’esercizio 2008 del Comune di Carpi è stato approvato nel corso dell’ultima seduta del civico consesso, mercoledì 22 aprile scorso. Il documento economico-finanziario è stato presentato dall’assessore al Bilancio Alberto Allegretti.

I dati
L’avanzo ereditato dagli ultimi tre anni è di 2,623 milioni. Il 60% è vincolato per gli investimenti, il resto l’amministrazione comunale lo ha accantonato per i non certi incassi da Ici. Il Bilancio 2008 ammonta a 56 milioni e 734 mila euro, gli investimenti invece sono stati di 13 milioni e 732 mila euro. Le spese sono state finanziate da dividendi straordinari di Aimag (4,25 milioni), oneri di urbanizzazione (2,9), contributi (4,3), alienazioni. Le entrate correnti invece derivano soprattutto dall’Ici (16,66 milioni, con un calo di 4 per l’abolizione di quella sulla prima casa mentre almeno 2 milioni non sono ancora stati incassati). Dal recupero dell’elusione immobiliare sono arrivati 925 mila euro, mentre la stima dell’addizionale Irpef è di 4,28 milioni. 1.1 milioni i proventi da imposta di pubblicità e affissioni. Rispetto alle spese (il 4% in più del 2007) nel 2008 sono andate a finanziare soprattutto i capitoli scuola (11,6 milioni), sociale (10,9), ma anche cultura (5,9) e viabilità (4,3). Il 28% di queste sono servite per pagare il personale (i dipendenti di ruolo sono 364 e a tempo determinato 60, con 29 pensionamenti e 14 assunzioni nel 2008). In aumento rispetto all’anno precedente gli esborsi per cultura e sport, i costi energetici e di manutenzione del verde, diminuiti di 159 mila euro invece quelli per le consulenze. I trasferimenti sono stati attribuiti soprattutto all’Unione Terre d’argine (12,5 milioni), con un aumento di 900 mila. Il presidente del Collegio dei Revisori dei conti Giovanni Ravelli ha poi in breve commentato i dati dell’esercizio certificandone la correttezza e sottolineando come sia diminuito di 2,5 milioni lo stock di debito dell’ente e come anche una recente ispezione del Ministero dell’Economia non abbia che rintracciato blandi punti critici nell’attività degli uffici.

Il dibattito
Interventi positivi in merito alla manovra del Comune sono giunti dai consiglieri comunali Pd Graziano Malaguti e Stefano Garuti mentre il consigliere di Rifondazione comunista Massimo Valentini ha chiesto di discutere un ordine del giorno che domandava di istituire un fondo di 700 mila euro a favore dei lavoratori vittime della crisi economica, prevedendo a loro favore esenzioni da rette e tariffe. Valentini ha poi criticato l’azione dell’amministrazione perché non anticiclica, dicendo no alla privatizzazione dei servizi pubblici e sottolineando come i poteri forti in città siano costruttori e Fondazione Cassa di Risparmio, i primi che governano il Prg e la seconda che ha conquistato una propria autonomia e compie operazioni speculative. Anche il capogruppo del Popolo della Libertà Roberto Andreoli ha avuto modo nel suo intervento di criticare i dati presentati da Allegretti: “la spesa è aumentata più di quella preventivata, ci è stato detto che si sarebbero investiti 27 milioni e se ne sono spesi invece solo 14, ingannando tutti, e solo 5 da risorse proprie. L’Unione non ha risposto all’obiettivo di abbassare le spese: utilizziamo il ricavato della vendita del 25% di Aimag per ripianare i 50 milioni di euro di debito del Comune e diminuire così gli oneri finanziari”. Andreoli ha poi enumerato un lungo elenco di opere inserite nel programma elettorale del 2004 e non realizzate: dalla piscina agli alloggi Erp, dal Parco tecnologico al Museo della civiltà contadina, dall’Ostello della Gioventù al collegamento viario con Modena. Il Sindaco Enrico Campedelli ha poi chiuso il dibattito criticando le dichiarazioni di Valentini sugli investimenti e di Andreoli sulle maggiori spese citando i dati del Bilancio assestato 2008, sottolineando come il Patto di Stabilità incida eccome sui conti del Comune, rivendicando le tante opere portate a termine in questi cinque anni e dicendo che entro il 2009 si vogliono affidare all’Unione Terre d’argine anche i servizi sociali. L’ordine del giorno di Valentini è stato poi bocciato avendo ottenuto il suo solo voto a favore, mentre il Rendiconto invece ha ottenuto i voti favorevoli di tutti i consiglieri presenti in aula ad esclusione di Rc, Pdl e LtC. Con lo stesso risultato è stata poi approvata una Variazione di Bilancio che dispone uno stanziamento a favore degli interventi dell’assessorato alle Politiche sociali di 718 mila euro, grazie ad una modifica intervenuta nella normativa (o meglio ad una differente interpretazione delle norme) che riguarda il Patto di Stabilità: fatto che consentirà tra l’altro all’ente locale di utilizzare i proventi della vendita delle azioni Aimag anche per gli investimenti.