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Sperimentazione gestionale all’ospedale di Sassuolo


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«Dobbiamo tutti fare autocritica: la Giunta provinciale perché nulla ci impediva di aggiornare il Consiglio sulla sperimentazione gestionale in corso all’ospedale di Sassuolo; i consiglieri perché non hanno mai avanzato richieste di informazioni che forse non ritenevano così urgenti. Comunque da parte nostra c’è la massima disponibilità». Maurizio Guaitoli, assessore provinciale alla Sanità, ha aperto con queste parole la risposta all’interpellanza proposta da Walter Telleri (Verdi) che, rimarcando il fatto che «non fosse stata data adeguata informazione al Consiglio», chiedeva di approfondire la situazione dei dipendenti dell’ospedale di Sassuolo.


L’assessore Guaitoli ha spiegato che il personale dell’ospedale, gestito da una società mista pubblico-privata nella quale l’Ausl detiene il 51 per cento delle azioni e la società To life il 49, è in parte assunto dall’Ausl e in parte dalla società privata ma «tutti i dipendenti ricevono il trattamento economico e giuridico previsto dal contratto nazionale di categoria. Anche per le progressioni di carriera – ha affermato l’assessore – si applicano per tutti le regole in vigore per l’intera Ausl».

Luca Caselli (An-Pdl) ha affermato che «al contrario, la gestione del personale ha coni d’ombra inquietanti, a partire dai ruoli più bassi per arrivare a ruoli di comando occupati senza contratto». Giuseppe Vaccari (Pd) ha chiesto una «valutazione sulla gestione clinico-terapeutica che risulta positiva» sostenendo che «la mancanza di informazioni denota un’indolenza nei confronti dell’assemblea elettiva» mentre Walter Telleri ha replicato che «è giusto dare giudizi di efficacia ma non si possono ignorare i malesseri dovuti a modalità di assunzione e trattamenti diversi».