Nuovo importante risultato per l’Unità anticrisi istituita dalla presidente della Provincia Sonia Masini d’intesa con Camera di commercio, sindacati, Comuni e Tai (Tavolo delle associazioni imprenditoriali). Grazie alla collaborazione di Enìa, tutti i lavoratori della provincia in cassa integrazione, mobilità o disoccupati potranno infatti rateizzare i pagamenti delle bollette di gas e-o di energia elettrica.
L’accordo raggiunto da Unità anticrisi ed Enìa prevede – su richiesta del cliente – il pagamento dilazionato in tre rate senza interessi delle bollette relative ai servizi gas e/o energia elettrica emesse dal primo aprile al 31 dicembre 2009.
Per beneficiare dell’agevolazione il cliente di Enìa – oltre ovviamente a essere in regola con i pagamenti delle precedenti fatture – al momento della richiesta deve trovarsi in una delle seguenti condizioni lavorative: cassa integrazione ordinaria o straordinaria o assimilabile (è il caso delle sospensioni/riduzioni Eber dei dipendenti dalle ditte artigiane e dei soci-lavoratori di cooperative) con riduzione oraria superiore al 30% e scadenza oltre l’’1 gennaio 2009; in mobilità successivamente al primo gennaio 2009; disoccupato per riduzione dell’attività aziendale o per chiusura di unità produttiva sempre dopo il primo gennaio 2009; disoccupato con contratti a tempo determinato o assimilabili (Co.Co.Co., Co.Co.Pro. e contratti di somministrazione) superiori a 6 mesi e cessati dopo l’ 1 gennaio 2009.
Per informazioni o per effettuare la richiesta di rateizzazione si può telefonare verificare al numero di Enìa Energia 0522.297888 (attivo dal lunedì al venerdì dalle ore 8 alle ore 17.30 ed il sabato dalle 8 alle 11.15) oppure ci si può recare presso gli sportelli Enìa Energia presenti sul territorio. Enìa, verificata la non esistenza di bollette scadute, procederà alla rateizzazione ed invierà per posta o consegnerà a mano, qualora il cliente si sia recato presso gli sportelli, la documentazione per il pagamento delle rate (lettera di rateizzazione, in cui è inserita anche la dichiarazione della sua condizione lavorativa: disoccupazione o cassa integrazione o mobilità, e i 3 bollettini postali di pagamento).
A Parma, invece, il comune ha lanciato 8.000 buoni spesa da 40 euro per acquistare alimentari. Ne beneficeranno disoccupati, cassintegrati e pensionati con reddito Isee inferiore ai 7.500 euro.