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Piena Po: allerta solo per il ferrarese

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E’ cessata la fase di preallarme e allarme per la piena del Po nelle Province di Parma e Reggio Emilia, resta quella di preallarme per il Ferrarese. La protezione civile dell’Emilia-Romagna ha diramato una nota di allerta valida per 24 ore, fino a mezzogiorno di domani.

E’ stata invece revocata questa mattina dalla Protezione civile della Regione la fase di allarme e di pre-allarme per la piena del Po, transitata ieri in territorio reggiano. Nella tarda mattinata, alla presenza della presidente della Provincia Sonia Masini e del prefetto vicario, il coordinamento si è dunque tornato a riunire nella centrale operativa di Guastalla decidendo di dichiarare conclusa la fase di emergenza e di alleggerire le attività di vigilanza. “Tutto è andato per il meglio e il sistema integrato di protezione civile approntato dalla Provincia ha dimostrato ancora una volta una grande efficienza”, ha commentato la presidente Sonia Masini al termine dell’incontro al quale hanno preso parte, oltre all’assessore provinciale Luciano Gobbi, anche i sindaci dei Comuni rivieraschi, vigili del fuoco, Corpo forestale dello Stato, volontariato di Protezione civile, forze dell’ordine, polizie municipali e componenti sanitarie.
“L’impegno di tutti è stato davvero encomiabile, c’è stata grande collaborazione ed anche questa prova è stata superata”, ha aggiunto la presidente Masini, sottolineando anche lo sforzo di tecnici e sorveglianti stradali della Provincia che per oltre 24 ore hanno monitorato lo stato dei ponti di Guastalla e Boretto.
“Dopo il culmine di 7,41 metri raggiunto ieri – hanno spiegato l’assessore Luciano Gobbi e la responsabile della Protezione civile della Provincia, Federica Manenti – questa mattina il Po è continuato a scendere gradualmente ed alle 12.30 il livello dell’idrometro di Boretto segnava 6,38 metri. E’ stata dunque revocata la fase di emergenza, ma manterremo comunque il livello di attenzione sulle situazioni critiche, soprattutto sulle piste ciclabili, le opere di bonifica e la sentieristica golenale per monitorare il corretto svuotamento delle golene”.