Doppio appuntamento, questo pomeriggio a Sassuolo, tra il candidato a Sindaco Graziano Pattuzzi e i cittadini di Sassuolo. Prima al circolo Fossetta S.Eufemia poi al circolo 1° Maggio a Borgo Venezia, il candidato Sindaco Graziano Pattuzzi ha incontrato diversi cittadini assieme al candidato al Parlamento Europeo del PD Luciano Vecchi; tema degli incontri Sassuolo e il suo rilancio economico al termine della crisi ma anche, naturalmente, gli ultimi fatti di cronaca.
“Ho voluto intensamente incontrare subito i cittadini – ha affermato Graziano Pattuzzi – all’indomani dell’omicidio di via Radici per dare un segnale forte: le istituzioni sono presenti sul territorio. Quanto è accaduto ieri a Sassuolo sarebbe potuto accadere in qualsiasi altra città della provincia: si trattava di un regolamento di conti tra persone che, a quanto mi risulta, non risiedevano nemmeno in città.
Anche per questo ringrazio le forze dell’ordine per lo straordinario lavoro svolto, portato a termine anche grazie alla collaborazione di quella comunità marocchina onesta e che dimostra di integrarsi, a testimonianza di come il dialogo con la parte più disponibile sia l’unica strada per risolvere una situazione ancora grave.
Dialogo con chi dimostra nei fatti di volersi integrare – prosegue Pattuzzi – ma tolleranza zero contro chi delinque, contro il crimine e le sue cause, così come abbiamo fatto in questi ciqnue anni, chiudendo due palazzi, aumentando l’organico della Polizia Municipale, dotandola di strumenti di difesa e di due unità cinofile.
Siamo consapevoli di non avere ancora terminato il lavoro – ha proseguito Graziano Pattuzzi nell’incontro con i cittadini nei circoli Fossetta S.Eufemia e 1° Maggio a Borgo Venezia – così come siamo consapevoli che da soli, con i soli strumenti che possediamo, non possiamo farcela. Serve una legislazione nazionale che non permetta ad un extracomunitario arrestato di essere libero prima ancora che gli agenti, dopo averlo trasportato in Questura, abbiano fatto ritorno a Sassuolo; servono quei rinforzi, quei 25 agenti che il Governo ci promise all’atto della sottoscrizione del Patto per la Sicurezza, prima città non capoluogo in Italia a farlo, e che ancora non si sono visti.
Ottenere quanto ci spetta di diritto da parte del Governo – ha concluso Graziano Pattuzzi – e portare a termine il lavoro fatto in questi anni sul tema della sicurezza e della riqualificazione urbana, è il nostro compito per i prossimi cinque anni”.
