Sono stati fermati nella notte i due presunti autori dell’omicidio di El Alamine Moustapha, marocchino 42enne, ucciso con due coltellate nella serata di ieri a Sassuolo, in via Radici in Piano, di fronte ad un kebab. Gli autori, entrambi 30enni, clandestini, sarebbero un connazionale, Okaya Mohamed ed un iraqeno, Mohamed Hamid. I due, dopo il delitto, si erano separati dandosi alla fuga, ognuno per proprio conto, per le vie periferiche del centro cittadino, venendo però prontamente localizzati, rispettivamente in via Ancora e in via Radici in Monte e bloccati dai Carabinieri che avevano ormai “cinturato” il paese.
Le indagini immediatamente avviate dai Carabinieri della Compagnia di Sassuolo e del Reparto Operativo del Comando Provinciale di Modena hanno consentito di acclarare che il citato Okaya, in compagnia del Mohamed, verosimilmente a seguito di un diverbio conseguente a motivi connessi al traffico di sostanze stupefacenti per una partita di droga non pagata, armato di un grosso coltello da cucina ha colpito all’addome la vittima con due fendenti. Prontamente soccorso da un’ambulanza del 118, l’uomo è però deceduto all’arrivo presso l’ospedale di Baggiovara a Modena. Celibe, viveva in Italia da circa 14 anni.
Va evidenziato il comportamento significativamente collaborativo della comunità marocchina residente a Sassuolo, che, appresa la notizia del delitto, si è mobilitata fornendo agli investigatori un apporto determinante per l’identificazione degli autori, consentendone la rapida cattura.
I successivi accertamenti hanno altresì evidenziato che Mohamed Hamid era destinatario di un ordine di carcerazione emesso dal Tribunale di Modena il 21 gennaio scorso, dovendo espiare una pena di 5 mesi e 9 gg. di reclusione per reati in materia di immigrazione clandestina.