“Quanto è accaduto ieri a Sassuolo, l’assassinio del giovane extracomunitario, ci lascia senza parole, ma, purtroppo, si inserisce fin troppo bene nella politica di eccessivo lassismo e tolleranza adottata dal sindaco Pattuzzi e dal centrosinistra nei confronti dell’immigrazione straniera a Sassuolo. Politiche multiculturali che negli ultimi anni hanno provocato forti tensioni e conseguenze sul piano economico e della sicurezza pubblica – dice il Coordinatore cittadino di Sassuolo del PDL e Capogruppo in Consiglio
provinciale Claudia Severi”.
I sassolesi hanno paura e sono allarmati da questo terribile assassinio, avvenuto in pieno giorno e in una zona di passaggio. Un episodio che ha lanciato Sassuolo nuovamente agli albori della cronaca deturpando la sua immagine, sempre più associata all’insicurezza e all’alta densità di popolazione di extracomunitari, soprattutto clandestini.
Con i dati finora disponibili possiamo solo fissare qualche punto. A Sassuolo la popolazione di immigrati regolari (12,3% della popolazione residente) è cresciuta nel solo periodo 2007/02008 del 7%.
Una presenza massiccia che deve fare riflettere. A ciò si aggiunga che Modena è la terza provincia in Italia e la prima in regione per numero di immigrati clandestini, mentre il 71% dei detenuti nel carcere di Modena è straniero e la maggior parte di questi sono irregolari e potenzialmente pericolosi.
Tolleranza non significa resa –continua Claudia Severi -. Questo gravissimo fatto criminale non deve passare sotto silenzio e il sindaco Pattuzzi non può continuare negare un’evidenza che riguarda l’incapacità di gestire una immigrazione incontrollata in aumento e una criminalità dilagante”.
