Home Politica Morini, ‘La forza dei fatti: abbattiamo il condominio di via San Pietro’

Morini, ‘La forza dei fatti: abbattiamo il condominio di via San Pietro’


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Dire “quel palazzo fatiscente va abbattuto” non è un programma, è una frase da bar. Farlo veramente è un’altra cosa. Vorrei quindi che si cogliesse appieno la difficoltà dell’operazione e il grande risultato, che definire epocale non è esagerato, che la giunta Pattuzzi coglie in questi giorni, arrivando la prossima settimana all’abbattimento materiale del condominio San Matteo in via San Pietro 6.

Un palazzo privato, per quanto brutto e fatiscente, può essere chiuso per motivi di sicurezza, igiene e sanità, ma poi bisogna entrarne in possesso, ci sono proprietari da espropriare o risarcire, numerosi passaggi tecnici e di legge da rispettare. Per arrivare all’abbattimento, la giunta Pattuzzi, dal giorno dello sgombero nel 2005 ad oggi, ha lavorato per entrare in possesso di 36 alloggi, 19 rimesse, 6 posti auto, per concludere trattative bonarie, per reperire le risorse necessarie all’operazione, per trovare una sistemazione alternativa e decorosa alle persone sgomberate.
Ha realizzato un progetto esecutivo, lo ha sottoposto a tutti gli enti e le autorità competenti, ha rispettato tutti i passaggi necessari. Non solo ha lavorato per abbattere, ma ha progettato con precisione la riqualificazione della zona, che gioverà all’intero quartiere e alla città.
Dal 27 giugno 2005, giorno dello sgombero, sono passati oltre 1200 giorni di lavoro costante, silenzioso e determinato, per arrivare all’abbattimento. Questa non è campagna elettorale ma impegno concreto.

In tutto questo lungo e difficile percorso, l’unico atto certo compiuto dalla destra è stato quello di non avallare col voto la decisione dell’abbattimento in consiglio comunale.
La strategia del centro-destra in queste elezioni del resto sembra basarsi soprattutto sulla primogenitura delle idee. Praticamente il primo che dice una cosa vince. E chi non avrà detto almeno una volta “sarebbe bello avere internet senza fili gratis in città”? Chi non avrà detto almeno una volta “ci vogliono nuovi spazi per i giovani?”. E chi non avrà mai pensato ad alta voce “certi brutti palazzi malfamati andrebbero abbattuti?”.
Insomma, si spacciano frasi fatte per idee programmatiche, senza neanche provare a ipotizzare come fare le cose.

Ultimo e più scandaloso caso è proprio quello dell’annunciato abbattimento del condominio via San Pietro, che si cerca di far passare come un atto dovuto, se non ancora più incredibilmente come un’azione rubata al programma della destra. Dire che lo si fa ora perché ci sono le elezioni invece è semplicemente una falsità. Se i consiglieri comunali del centro-destra in questi cinque anni si fossero curati, oltre che di intasare l’assemblea di interrogazioni tutte uguali e di interventi alla ricerca dell’applauso più che della sostanza, di capire come può un sindaco arrivare a sgomberare e abbattere un palazzo privato, avrebbero colto l’importanza di questo avvenimento che ora minimizzano.
Noi sappiamo come faremo le cose che abbiamo programmato, abbiamo l’esperienza per farle e la disponibilità per provarci davvero.
Noi andiamo ad abbattere il condominio San Matteo in via San Pietro 6, fieri di un lungo e difficile lavoro svolto, di esserci sporcati le mani con una situazione complicata pur di dare a Sassuolo una soluzione. Indubbiamente per chi commenta dal bar tutte le cose sono facili.

Sandro Morini