Cgil, Cisl, Uil, Arci, Uisp, Acli, Associazione Porta Aperta, Casa delle Culture, Consulta degli Immigrati di Sassuolo, Donne e Giustizia, Casa
delle Donne contro la violenza e altre associazioni di volontariato modenesi, dicono NO ai contenuti del DDL Sicurezza sul quale il Governo ha posto il voto di fiducia e che verrà portato alla discussione in aula alla Camera domani.
Sindacati e Associazioni esprimono il loro totale dissenso su molte delle misure contenute nel DDL, perché pervase da forme di razzismo lesive di diritti umani e universali riconosciuti da carte internazionali e dalla nostra Costituzione.
Per questo invitano tutti i cittadini al presidio di protesta, oggi pomeriggio, lunedì 11 maggio 2009, alle ore 17.30 (e sino alle 18.30)
davanti alla Prefettura di Modena (viale Martiri della Libertà).
L’introduzione del reato di clandestinità espone lo straniero irregolarmente soggiornante ad un continuo rischio di denuncia (obbligatoria, se a rilevare la condizione di soggiorno illegale è un qualsiasi incaricato di pubblico servizio o un pubblico ufficiale).
Per effetto di questa situazione, l’immigrato irregolare sarà indotto a vivere il più lontano possibile dal circuito della legalità, sarà
continuamente ricattabile e eviterà di esercitare il proprio diritto alla salute o all’istruzione per paura dell’obbligo per medici, personale
sanitario e pubblici ufficiali, alla segnalazione degli immigrati irregolari che si rivolgono alle strutture sanitarie per essere curati, con danni non solo per l’immigrato ma per tutta la comunità.
Si esprime contrarietà anche all’istituzione delle ronde, che si configurano inefficaci, di intralcio, oltre che di difficile operatività
per l’inutile interferenza con l’azione delle forze dell’ordine sul territorio e l’impossibilità a garantire la neutralità politica delle
associazioni e dei loro appartenenti.
Contrarietà anche all’estensione a 6 mesi della detenzione nei CIE degli immigrati non identificati e in generale a tutto l’impianto del DDL 2180 con le norme sulla tassa per il rinnovo dei permessi e sulla cittadinanza, sul divieto di registrazione allo stato civile, sul permesso a punti, che configurano un’intollerabile restrizione dei diritti umani delle persone e
una forte connotazione di discriminazione razziale.
Al fianco dei lavoratori di Cgil, Cisl, Uil e del movimento associativo modenese, una delegazione del sindacato di polizia Silp per la Cgil parteciperà al presidio di protesta. Rispetto alle posizioni trionfalistiche del Governo sul DDL sicurezza, il Silp rimarca che in realtà sono stati tagliati per gli apparati di sicurezza oltre 1 miliardo di euro nei prossimi nei tre anni, andando ad inficiare notevolmente gli standard di sicurezza attuali.
Numerose anche le adesioni dei Partiti politici modenesi al presidio di oggi pomeriggio.
PD, Sinistra e Libertà, PRC, Lista Socialisti-Laici-Riformisti per Modena, PdCI saranno presenti oggi pomeriggio con proprie delegazioni al presidio di Cgil, Cisl e Uil e delle Associazioni modenesi. Unanime la condanna su molte delle misure contenute nel DDL, perché pervase
da forme di razzismo lesive di diritti umani e universali riconosciuti da carte internazionali e dalla nostra Costituzione.