E’ pienamente riuscita l’iniziativa promossa dalla Conferenza metropolitana dei sindaci per chiedere la modifica del Patto di stabilità che paralizza l’attività degli Enti locali. Centocinquanta persone tra sindaci, parlamentari, amministratori e consiglieri della Provincia e dei Comuni bolognesi, rappresentanti dei sindacati, delle organizzazioni di categoria e del mondo imprenditoriale si sono prima riuniti, alle 9, nella sala di Consiglio di palazzo Malvezzi; poi, alle 11, hanno dato vita a un corteo per le vie Zamboni e Rizzoli fino al Crescentone di Piazza Maggiore – dove c’è stato un momento di incontro con la cittadinanza – e alla Prefettura, dove sono stati ricevuti dal prefetto, Angelo Tranfaglia.
Erano presenti, tra gli altri, i parlamentari Walter Vitali, Donata Lenzi, Gianluca Benamati e Massimo Marchignoli (in piazza si sono aggiunti anche Antonio La Forgia, Salvatore Vassallo e Rita Ghedini), i segretari confederali di Cgil e Cisl, Cesare Melloni e Alessandro Alberani, il vice presidente di Unindustria Giordano Baietti, il presidente dell’Associazione costruttori (Ance) Marco Buriani, la segretaria della Cna Loretta Ghelfi, i dirigenti di Lega Coop, Confcooperative, Ascom, Confesercenti, Confartigianato, Uil, Agi, Coldiretti, Confederazione dei coltivatori (Cia), i rappresentanti della Camera di commercio, della Regione Emilia-Romagna, delle Associazioni regionali dei Comuni (Anci) e delle Province (Upi) e di altre realtà socio-economiche del territorio.
A palazzo Malvezzi è stato fatto il punto della situazione. In particolare si è sottolineato come la mozione “bipartisan” approvata recentemente in Parlamento per chiedere al Governo di allentare i vincoli del Patto di stabilità, almeno per la componente investimenti (spese in conto capitale), non abbia ancora prodotto conseguenze concrete e significative. Poi la protesta degli amministratori è scesa in strada: il corteo aperto dai Gonfaloni degli Enti locali; dietro i sindaci, la presidente e il vice presidente della Provincia, l’assessore provinciale al Bilancio; a chiudere i rappresentanti delle forze socio-economiche. Tutti a sollecitare la rimozione dei vincoli che, nella sola provincia di Bologna, continuano a bloccare investimenti pubblici per oltre 110 milioni di euro, vanificando, in parte, le azioni concordate con il sistema delle imprese e le organizzazioni sindacali per fronteggiare la crisi economica, salvaguardare l’occupazione e favorire il rilancio produttivo.
In Piazza Maggiore c’è stato tempo per distribuire volantini, parlare con i cittadini e i media. Poi l’incontro in prefettura, nel salone dei ricevimenti, con gli interventi della presidente della Provincia, del sindaco di Granarolo, dell’assessore al Bilancio del Comune di Bologna, del presidente dell’Ance, Marco Buriani, della segretaria della Cna Loretta Ghelfi e del segretario della Cgil, Cesare Melloni. Al prefetto Tranfaglia è stato consegnato il documento-piattaforma con “gli obiettivi istituzionali di modifica delle attuali regole del Patto di stabilità”. Il rappresentante del Governo ha ascoltato le motivazioni e “la coralità” della protesta e ha assicurato che trasmetterà le proposte della comunità bolognese al Legislatore e al Governo centrale.