Sono 30 le azione agricole modenesi che nelle domeniche del 17 e del 24 maggio aprono i cancelli per accogliere il pubblico e guidarlo alla conoscenza dei prodotti dell’azienda, delle eccellenze del territorio modenese e a riscoprire la biodiversità che gli “agricoltori custodi” incentivano.
E’ questa la caratteristica principale di Fattorie aperte, la manifestazione giunta ormai all’11ª edizione che a livello regionale coinvolge 220 aziende per un’esperienza davvero originale con tante proposte per una giornata da trascorrere nella natura: dalla vista all’azienda alla degustazione dei prodotti tipici, dai laboratori e alle animazione per i bambini fino alla possibilità di entrare in contatto con gli animali.
Lo scorso anno furono oltre 6.500 le persone che parteciparono all’iniziativa che è promossa dalla Regione Emilia Romagna in collaborazione con la Provincia di Modena e le altre Province della regione. Delle 30 aziende modenesi, 16 sono a produzione biologica e dieci sono agriturismi.
Tra le novità di questa edizione anche le indicazioni per i percorsi ciclabili che consentono di raggiungere le fattorie o di muoversi su itinerari all’aria aperta tra le bellezze naturali.
Le visite nelle aziende sono gratuite, ma è consigliata la prenotazione telefonica soprattutto per chi vorrà consumare il pranzo. Le visite conoscitive delle filiere produttive dei diversi sistemi (biologico, biodinamico, integrato, convenzionale) sono organizzate per gruppi e guidate dagli agricoltori a orari definiti. In ciascuna azienda è possibile acquistare presso lo spaccio i prodotti a filiera corta.
Da ricordare in particolare l’Aceto Balsamico tradizionale di Modena, il Parmigiano-Reggiano, i vini Lambrusco di Sorbara, Salamino di Santa Croce, Grasparossa di Castelvetro, il prosciutto di Modena e altre tipicità del territorio quali la Pera dell’Emilia, la patata di Montese, il marrone del Frignano e di Zocca, la ciliegia di Vignola, il mirtillo Nero dell’Appennino modenese e altri prodotti.
Viaggio dove nasce il cibo
Una fattoria? Ormai c’è chi la conosce solo attraverso il cinema o la televisione. E tra i bambini, qualcuno forse non mai visto una gallina fuori da un cartone animato. Ebbene, nelle domeniche del 17 e 24 maggio sarà possibile per tutte le famiglie visitare dal vero una fattoria e spesso trascorrervi anche l’intera giornata con un programma di attività a contatto con la natura che spazia dalla conoscenza degli animali agli antichi mestieri delle campagne, dai giochi agli spettacoli, fino alla degustazione dei prodotti.
Diverse le iniziative in programma nelle trenta azione modenesi, ecco azienda per azienda quelle previste domenica 17 maggio.
In pianura
Alla Riccina di San Felice (Via Bosco 391, tel. o535 82912) visita all’apiario e laboratorio di smielatura con degustazione. Il Motto di Massa Finalese (via Abba Motto 20, tel. 0535 99199) propone un laboratorio di lavorazione della carta; l’Uccelliera di Medolla (via Statale 7, tel. 0535 27730) la mostra delle uova e dei pulcini, oltre al trenino per i bambini; l’azienda di Gianfranco Paltrinieri a Sorbara di Bomporto (via Cristo 49, tel. 059 902047) una degustazione guidata di vini e la presenza della Famiglia Pavironica.
A Campogalliano l’azienda Arnaldo di Giuliano Dotti (via Fornace 5, tel. 059 526820) affianca il laboratorio di mungitura agli spettacoli del mago Bryan; la Falda (via Madonna 20, tel. 059 528416) le degustazioni al giro con il trattorino per i bambini.
A Modena l’azienda di Enrico Boni (via Canalazzo 129 a Ganaceto, tel. 059 386139) propone lezioni di manutenzione del giardino e tiro con l’arco; a Marzaglia, a Rinatura, ci sono laboratori per bambini (via Pomposiana 292, tel. 059 3366182); a Cognento, alla Santa Rita (stradello Santa Marta 89, tel. 059 848349) le visite al Museo di Nonna Tilde e all’acetaia di famiglia; da Hombre (via Corletto sud 320, tel. 059 510660) si assiste alla levata del formaggio e a tutta la lavorazione del Parmigiano Reggiano; alla Fattoria del latte di Baggiovara (via Jacopo da Porto sud, tel. 059 510746) alla mungitura e all’allattamento dei vitelli. Al ponte di Sant’Ambrogio l’azienda “VII Dicembre 1796” (via Emilia est 177, tel. 059 282424) presenta una collezione di 400 varietà di rose antiche.
A Nonantola la Barchetta (località Via Larga in via Oppio 88, tel. 059 548001) propone l’allevamento di lumache, la vista alla Partecipanza e il giro sul cavallo; l’azienda “I Urtlan” (via Rugginenta 15, tel. 059 541007) una passeggiata alla scoperta delle colture biologiche.
A Spilamberto al Museo dell’aceto Balsamico tradizionale (Villa comunale Fabriani, in via Roncati 28, tel. 059 781614) si potrà incontrare il drago Magalasso nel corso della visita guidata e partecipare a una caccia al tesoro alla ricerca dell’oro nero; all’azienda La Fontana (via Ghiarole 54, tel. 059 785145) è prevista la visita al “Giardino dei sensi” con erbe aromatiche e spontanee, oltre che i laboratori sul miele; all’Acetaia Caselli (via Volta 16 a San Vito, tel. 059 798981 si scoprono i segreti del mosto cotto.
A Piumazzo di Castelfranco l’azienda Grimandi (Palazzo Bastardini, via Bastarda 9, tel. 059 934330) si raccolgono le ciliegie e si fanno volare gli aquiloni. A Gorzano di Maranello la Fattoria del Parco (via Cappella 109, tel. 0526 944720) propone giri a cavallo e le fiabe animate con i bambini che diventano gli animali della fattoria.
In montagna
Alla fattoria Tizzano (Monteombraro di Zocca, località Lamizze 1197, tel. 059 989581) si visita l’allevamento della vacca bianca modenese, a Montese il Cotto (via Mingolino 600, tel. 059 982316) propone il percorso sulla Linea Gotica, la realizzazione delle tigelle e la cottura delle crescentine.
A Fanano l’azienda La Tana e l’agriturismo Il Feliceto (via Cà Zucchi, tel. 454a, tel. 0536 68409) propongono passeggiate al castagno millenario, tiro con l’arco e “battesimo della sella”; all’azienda I Rodi (via Cima Lotta 848a, tel. 0536 68296) si visita l’impianto di frutti di bosco e il frutteto, con degustazione di confetture e succhi.
A Sestola il caseificio sociale Santa Lucia (via Rocchetta Sandri, tel. 0536 67161) si illustrano i metodi di produzione del Parmigiano Reggiano. Le scuderie dei cavalli dell’Achillea a Montecreto (via Ronco la Croce 340, tel. 0536 63406) sono a disposizione per fare l’esperienza di strigliarli, pettinarli e sellarli. A Gombola di Polinago la Cornia (via Valrossenna 542, tel. 0536 49128) propone percorsi con gli asinelli, il ciclo del grano dal mulino alla panificazione, l’orienteering e il trekking. A Pavullo alle Caselline (via Pradole 16 di Gaiato Fondovalle, tel. 0536 42002) si sperimenta il laboratorio del formaggio di capra. Cà d’Pignat di Lama Mocogno (via Casa Bedato 8, tel. 338 5873486) propone passeggiate e giochi di una volta.
A Serramazzoni al caseificio Santa Rita (via Pompeano 22901, tel. 0536 950193) si assiste alla trasformazione del latte in Parmigiano Reggiano; alla fattoria Giardino (via Giardino 380 a Riccò, tel. 0536 957289) si ascoltano le piante.
La guida di Fattorie aperte è distribuita nelle edicole, si può trovare negli Uffici relazioni con il pubblico (Urp) della Provincia e dei Comuni oppure può essere consultato on line: Fattorie Aperte Emilia Romagna.