L’esito delle indagini della Guardia di Finanza sembrano confermare, se non addirittura aggravare, il quadro delle preoccupazioni che avevo espresso in due interrogazioni nell’estate del 2008.
Ancora oggi c’è da chiedersi perchè il Comune abbia indugiato tanto nel chiudere una vicenda che appariva con grande evidenza molto poco trasparente, tra associazione di volontariato e cooperativa, con troppe persone legate da vincoli di parentela che si scambiavano incarichi e ruoli con grande disinvoltura, avendo contestualmente anche incarichi di consulenza diretta con il Comune stesso.
Inizialmente si era infatti convenuto per una sperimentazione di due anni: perchè è stata prorogata sine die invece di passare subito ad un più trasparente appalto pubblico?
Queste sono le cose che stiamo denunciando in campagna elettorale: ci sono pezzi di società, dal volontariato alla cooperazione, dal sindacato ai professionisti, che hanno rapporti preferenziali, consolidati nel tempo, con l’Amministrazione, rapporti che tendono a cristallizzare assetti e rendite di posizione, lacci e lacciuoli di cui il Comune non riesce a liberarsi per paura di indebolire una già precaria situazione politica.
La Città ha bisogno di liberarsi con urgenza di tutto ciò, tutti devono essere uguali di fronte all’Amministrazione, non qualcuno di Serie A e qualcun altro di Serie B: un effettivo pluralismo è la condizione per chiedere poi a tutti uno sforzo comune e responsabile per il bene della Città, soprattutto in questo periodo di grave crisi: dobbiamo farlo per il bene dei modenesi e anche per evitare che altre ben note situazioni, come questa, possano degenerare fino a questo punto.
Davide Torrini, candidato sindaco della città dell’Udc – Lista civica Modena a Colori