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Reggio E.: Ferial Mouhanna ieri in Sala Tricolore


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Il Corano e le sue interpretazioni, il mondo dei media e l’immagine dell’Islam, l’integrazione come conoscenza reciproca, la violenza come frutto del sottosviluppo. Sono questi alcuni dei temi affrontati ieri nella Sala del Tricolore da Ferial Mouhanna, docente di Sociologia presso l’Università di Damasco (Siria), per un incontro pubblico sul tema ‘La donna nelle società islamiche oggi’, promosso dal Comune di Reggio Emilia.

Sollecitata da numerose domande dell’assessore Gina Pedroni, della giornalista Liviana Iotti e del pubblico, Ferial Mouhanna – in Italia in questi giorni per un ciclo di conferenze all’Università di Padova – si è espressa con determinazione su argomenti in bilico tra attualità e storia, ricordando più volte come la scarsa conoscenza del mondo islamico, favorita dalla superficialità dei media arabi e occidentali, generi luoghi comuni che provocano diffidenze e chiusure.
“La donna non come oggetto ma come protagonista – ha detto tra l’altro – è stata consacrata dal Corano. Ma nel tempo il testo sacro dell’Islam è stato oggetto di interpretazioni di vario genere, anche per quanto riguarda la figura della donna. Soltanto dal 19mo secolo, con il contatto con il mondo occidentale, si assiste a una rivoluzione, che oggi può consentire alle donne di ‘negoziare il senso’ del testo sacro, il cui monopolio è sempre stato degli uomini. Purtroppo, però, da un lato è ancora forte la tradizione, dall’altro i mezzi di informazione e comunicazione della società post moderna offrono un’immagine molto superficiale sia della donna musulmana che di quella occidentale, e cercando di divertire il pubblico toccano problemi marginali”.
Ferial Mouhanna ha anche insistito sulla necessità di una reciproca integrazione dei popoli, che oggi entrano sempre più in contatto tra loro. “Il mondo occidentale – ha detto – deve convincersi che la società è ormai di fatto multiculturale. Occorre cercare un equilibrio tra la cultura dalla quale si proviene e la cultura degli altri Paesi, senza chiudersi. Questo vale per gli uni e per gli altri”.
Per quanto riguarda il tema della violenza, Ferial ha affermato che “quando si associa la violenza sulle donne a una caratteristica della religione islamica, si commette un errore. La violenza è frutto non della religione, ma del sottosviluppo. E soltanto un grande investimento sulle persone, sull’educazione e la cultura, può sconfiggere questo problema”.

L’incontro con Ferial Mouhanna ha costituito una rara occasione per ascoltare la giornalista conosciuta nel mondo per le pubblicazioni relative ai diritti delle persone e al mondo dell’informazione nelle società islamiche.
Membro di diversi organismi internazionali nel campo dei media e dell’editoria, Ferial Mouhanna è laureata in Scienze politiche all’Università di Firenze e ha conseguito il dottorato in Giornalismo e Sociologia delle comunicazioni di massa presso l’Università di Bucarest. È corrispondente per importanti testate giornalistiche, vanta una notevole conoscenza nel campo del giornalismo e della comunicazione ed è a capo del dipartimento Media presso l’Università di Damasco.
Tra le sue pubblicazioni, “Scienze della comunicazione e società digitali”, “Nessuna democrazia nella Shura”, “La problematica del Jihad nell’epoca dell’informatica”, “Islam o schiavitù”.
Ha condotto numerose ricerche, tra le quali “Ipertesto, mondo arabo, islam e democrazia”, “Il linguaggio dei mass media nel mondo arabo”, “Libertà e democrazia nel mondo arabo. Il punto di vista della comunicazione”, “Le nuove tecnologie dell’informazione e le società arabe” e, per l’Unesco, la ricerca “Società e nuove tecnologie”.
È stata invitata in tutto il mondo per conferenze sulle problematiche della Jihad islamica, del terrorismo, della legislazione televisiva nei Paesi arabi e si è occupata della condizione delle donne nel mondo islamico.