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Presentato il ‘Piano dei tempi e degli orari’ del Comune di Reggio


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Amministratori e dirigenti del Comune di Reggio Emilia e rappresentanti di aziende pubbliche e private della città hanno presentato oggi, nell’aula Magna dell’università, il ‘Piano dei tempi e degli orari del Comune di Reggio Emilia’.

Frutto di un impegno assunto dall’Amministrazione comunale, in particolare dall’Assessorato Diritti di Cittadinanza e Pari opportunità, all’inizio del mandato, in particolare dall’Assessorato Diritti di Cittadinanza e Pari opportunità, il Piano ha un valore strategico per la città, come testimonia la sua stretta connessione con il Piano strutturale comunale, i Piani che riguardano la mobilità e il centro storico, il Piano di zona distrettuale per la salute e il benessere sociale, l’Atto di Indirizzo e coordinamento della Conferenza territoriale, sociale e sanitaria.
Il convegno di oggi, aperto dal sindaco Graziano Delrio e dall’assessore Gina Pedroni, ha consentito di fare il punto sulla situazione reggiana e sulle possibili politiche per favorire la conciliazione di tempi e orari, che consentano in particolare alle donne lavoratrici e a chiunque abbia impegni molteplici e gravosi di organizzare la propria vita in modo accettabile.
“Anche se a Reggio Emilia abbiamo raggiunto e superato gli obiettivi di ‘Lisbona 2000’, per quanto riguarda occupazione femminile e servizi prescolari, nella nostra città come in Italia scontiamo un ritardo sulla conciliazione dei tempi e degli orari. Un ritardo non di iniziativa, ma di sistema – ha detto il sindaco Delrio – nel mettere al centro di una visione trasversale della città il benessere delle persone.
“Non basta la strada dell’efficienza per gestire una città – ha ripreso il sindaco – è necessaria una visione profonda dell’uomo per questo patto di convivenza che è una città. La strada della conciliazione dei tempi e degli orari è molto difficile, nei paesi nordici viene equiparata a un’arte, perché chiede un lavoro collettivo – ha concluso –. Per questo ringrazio tutti coloro che hanno partecipato alla Consulta e che continueranno con il Comune a impegnarsi su questo tema”.

Le politiche di conciliazione dei tempi e degli orari sono incentivate a livello europeo, nazionale e regionale da norme di legge che conferiscono ai sindaci poteri di coordinamento per il miglioramento degli orari dei servizi pubblici. In particolare, grande importanza rivestono la legge 53/2000, che interviene sui congedi parentali, e il Fondo per la non autosufficienza, prezioso strumento finanziato dalla Regione Emilia Romagna.
A Reggio Emilia, la conoscenza dei bisogni delle persone e delle famiglie – approfondita dalle indagini relative ai lavoratori del Comune e delle aziende Walvoil e Gruppo Lombardini – è stato il primo passo per l’elaborazione del Piano. I dati raccolti confermano che la differenziazione già esistente nei servizi attutisce molti problemi. Ma l’impegno del Comune riguardo a questo tema ha consentito di ripensare le risposte ai bisogni dei cittadini in chiave di politiche dei tempi, adattamento dei servizi ai nuovi bisogni e complessità, conciliazione tra tempo dedicato al lavoro, alla famiglia e ai bisogni individuali.
I dati nazionali dicono che 1 donna su 5 lascia il lavoro a causa della maternità e che, rispetto al resto dei Paesi europei, la partecipazione lavorativa delle donne è ancora esigua.
Diversamente da quanto accade nella realtà emiliana e reggiana, dove il livello dei servizi – secondo uno studio dell’Unione Europea – consente di classificare l’Emilia Romagna e Reggio Emilia allo stesso livello della Svezia.
I dati dicono altresì che sono quasi 5000 le madri reggiane che vivono sole e che un terzo di esse è seguito dai servizi, che attivano supporti temporanei alle famiglie (nel 2007 sono stati 370 gli interventi sugli affidi).
È a realtà come queste che il Comune di Reggio da risposta con iniziative come il progetto ‘ConciliaRe’, che ha consentito di rileggere servizi e iniziative per favorire la conciliazione dei tempi, e di dare vita alla Consulta dei Tempi e degli Orari, alla quale aderiscono tutti gli attori sociali che incidono sui tempi della città, molti rappresentanti dei quali erano presenti al convegno di oggi: Assindustria, Api, Arcispedale Santa Maria nuova, Asl, Cgil, Cisl, Uil, Ugl, Cna, Confartigianato, Confcommercio, Confesercenti, Legacoop, Unioncoop, Cia, Università di Modena e Reggio, Ufficio scolastico provinciale, Consigliere di parità.
Il Piano dei tempi e degli orari contiene tra l’altro nuove iniziative e servizi attivati dal Comune di Reggio, ricordati dall’assessore Pedroni. Tra questi – oltre alla ben nota rete di nidi e scuole materne, che di per se riduce l’abbandono del lavoro da parte delle donne – il decentramento degli sportelli per il cittadino (anagrafe, Poli territoriali); la flessibilità di 90 minuti nell’accesso alle scuole dell’infanzia; le piste ciclabili; i centri diurni e i ricoveri ‘di sollievo’ programmabili; le nuove esperienze di solidarietà, tra cui ‘Famiglia aiuta famiglia’, ‘Caffè Alzheimer’, ‘Spesa solidale’.

Il convegno di oggi ha consentito di approfondire anche gli aspetti legati alla mobilità e, con la vice presidente della Regione Emilia Romagna Maria Giuseppina Muzzarelli, di dare uno sguardo alle politiche di conciliazione a livello regionale.
Presentate, inoltre, le esperienze reggiane nei servizi sanitari, nelle aziende Lombardini, Walvoil, Cir-food, Confcooperative, Cna e il tema della contrattazione sindacale aziendale.

L’attrice Caterina Lusuardi è intervenuta a più riprese con divertenti animazioni che hanno coinvolto i presenti, tra cui lo stesso sindaco Delrio.