“Vorremmo sapere con chi si è concertato il governo nel decidere l’anticipo di un anno dell’entrata in vigore del disaccoppiamento totale per i prodotti ortofrutticoli da industria, dal momento che 11 associazioni di categoria hanno sottoscritto il 4 luglio 2007 un accordo che prevedeva l’esatto contrario.” È quanto chiede il segretario nazionale della Uila-Uil Pietro Pellegrini a seguito dell’annuncio di un provvedimento in merito, fatto all’agenzia di stampa Agrapress dal capo dipartimento del Mipaaf Giuseppe Nezzo.
“La situazione è veramente preoccupante perché il disaccoppiamento totale mette a rischio, solo nel settore del pomodoro da industria, l’attività produttiva del 50% delle aziende di trasformazione e di oltre 10.000 lavoratori in Italia, impiegati sia nella raccolta che nella trasformazione, mentre gli altri paesi europei continueranno a sostenere il settore” ha spiegato Pellegrini “e di fronte a questa situazione il governo non solo considera carta straccia gli accordi fatti ma dimostra l’assoluta sottovalutazione degli effetti reali delle sue decisioni”.
“Se il ministro dovesse mantenere i suoi propositi sarà un’estate calda” conclude Pellegrini “Ci opporremo in tutti i modi e con tutti i mezzi perché, dopo il tabacco, il grano e la barbabietola non vogliamo veder sparire anche il pomodoro, ultima coltivazione importante dell’agricoltura italiana”.