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Crisi: il distretto della Val d’Enza tiene ancora


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Una situazione difficile, ma che comunque tiene. E’ quanto emerso dall’osservatorio Anteverto della Val d’Enza, riunitosi nei giorni scorsi con i diversi rappresentanti intervenuti che segnalano come questa tenuta sia determinata da un’economia che in gran parte ruota attorno all’agroalimentare e del suo indotto, settore meno in crisi di altri, al quale andrà data particolare attenzione anche nell’ottica della futura ripresa.


I dati sul versante occupazionale, rimangono tuttavia particolarmente negativi: il Centro per l’impiego di Montecchio registra un calo di oltre il 36 per cento degli avviamenti a fine aprile e una crescita degli iscritti alle liste di disoccupazione di oltre il 50 per cento, a fronte di una media provinciale intorno al 44 per cento.
Anche Savio Ruggeri della Cgil ha affermato che, pur aumentando le situazioni di difficoltà occupazionale, il distretto presenta una situazione di lavoratori in Cassa integrazione percentualmente inferiore agli altri distretti della provincia.
Dato confermato anche da Giusi Speziale dell’Api, che ha evidenziato come le imprese associate in questo distretto non abbiano ancora attivato la Cassa integrazione, cosa che potrebbe avvenire dopo l’estate se la situazione di mancata ripresa tendesse a permanere. Mirco Pisi della Cna ha invece segnalato un rallentamento nel mese di aprile delle sospensioni lavorative delle associate aziende artigiane, anche se, in dall’indagine semestrale emergono previsioni future particolarmente negative, soprattutto sul versante degli ordinativi, che le aziende confidano possano riprendere più sul versante dell’export che del mercato interno.
Il sindaco di Sant’Ilario Sveno Ferri ha sottolineato un incremento significativo di situazioni di disagio familiare e sociale nei comuni della zona, riportando il dato di un aumento di 3 volte degli assistiti da parte della Caritas locale. Il sindaco Ferri ha anche evidenziato, come già avvenuto nel corso di altri incontri Anteverto, l’esigenza di “sbloccare” i vincoli posti dal patto di stabilità del Governo, per far riprendere opere pubbliche già cantierate, che potrebbero offrire un minimo di ossigeno al settore delle costruzioni e al suo indotto.
L’assessore provinciale al Lavoro Gianluca Ferrari, ha illustrato le iniziative recentemente adottate dalla Provincia e già preannunciate negli incontri precedenti, in primo luogo “l’approvazione di diverse iniziative formative per disoccupati e lavoratori in Cassa integrazione, che vede la zona della Val d’Enza particolarmente ricca di opportunità di corsi e tirocini per favorire riqualificazione e occupazione dei lavoratori, in alcuni casi anche con il sostegno di assegni di frequenza alle attività. E ancora, il recente avviso pubblico per il sostegno, attraverso nuove azioni formative, alle imprese e ai lavoratori, che vedranno la loro realizzazioni a partire da settembre”. L’assessore Ferrari ha poi detto che “sempre da settembre sarà dato il via a nuove azioni di accompagnamento all’avvio di nuove imprese, soprattutto giovanili, nei settori delle nuove economie, ad esempio ecologia, ambiente, risparmio energetico, prodotti particolarmente innovativi. E’ in cantiere inoltre un pacchetto di azioni formative da approvarsi a breve e rivolte alle fasce più deboli dei cittadini, in particolare disabili e soggetti con disagio sociale”.
A queste attività, si affiancano nuove azioni di promozione delle iniziative anticrisi nelle imprese, da parte degli operatori dei Centri per l’impiego, che rappresentano anche un’occasione di ascolto delle imprese stesse, così come la promozione di un progetto che si rivolge, attraverso l’attivazione di tirocini soprattutto nel settore pubblico, a coloro che non possono usufruire di nessun ammortizzatore sociale o altro sostegno al reddito.
All’incontro erano presenti anche i titolari della ditta Meccanica CM, che hanno rappresentato la loro esperienza di trasformazione aziendale da ditta artigiana a cooperativa sociale, con l’opportunità di ospitare lavoratori disabili e svantaggiati: questa trasformazione è avvenuta a seguito anche della loro frequentazione del tavolo Anteverto e dell’accompagnamento in termini di consulenza da parte della Provincia.

“Questa esperienza – ha commentato l’assessore Ferrari – rappresenta un risultato tangibile della concretezza dei risultati prodotti dal progetto Anteverto, che non si limita solo a monitorare la situazione a livello distrettuale, ma anche a fare proposte che possono diventare esperienze concrete per le realtà aziendali e i lavoratori, aiutando a superare l’attuale situazione di difficoltà e producendo nuove e avanzate esperienze di lavoro oltre che innalzando la qualità del tessuto sociale locale”.
L’apprezzamento al ruolo e all’importanza di questo osservatorio distrettuale e della sua capacità di fare proposte, a partire dalla peculiarità di ogni singolo territorio, è stata confermata da tutti presenti, auspicando una sua prosecuzione e un suo consolidamento istituzionale.