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Filippi (PdL): l’aeroporto di Reggio verso il declassamento


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“Le amministrazioni reggiane hanno volutamente portato sul binario morto l’aeroporto di Reggio Emilia, e la dimostra l’ultima presa in giro: l’affidamento della gestione alla Refly, che viene spacciato dagli enti locali come una grande occasione di sviluppo, mentre Refly è una piccola società sportiva di ultraleggeri e l’aeroporto di Reggio sta andando dritto verso il declassamento”. E’ quanto rivelano Fabio Filippi e Enrico Biserni. Biserni ha lavorato per anni nel settore.


Affermano Filippi e Biserni: “Da decenni anni le amministrazioni di questa città bloccano volutamente ogni possibilità di sviluppo per questa struttura che potrebbe essere preziosa per l’economia reggiana.
Il comune e la provincia di Reggio hanno speso negli anni cifre enormi per tenere in piedi l’aeroporto, ma senza mai proporre e tanto meno sostenere iniziative specifiche nel campo dello sviluppo aeronautico (la breve parentesi di Air Emilia, come sappiamo, è finita con un buco dio grosse proporzioni)”.
“La verità – aggiungono Filippi e Biserni – è che hanno pensato solamente a come fare la festa dell’Unità, con grassi guadagni per il partito e hanno dato incarichi di presidenza della società di gestione a persone che erano a fine carriera politica, con il risultato che hanno speso milioni di euro con introiti uguali a zero.
Questo aeroporto è rimasto in vita solo grazie a qualche iniziativa del vecchio aeroclub reggiano e qualche società di lavoro aereo e di manutenzione.
Ma quando finalmente non hanno più potuto tenere nascosto il “buco”, hanno indetto una specie di gara per la vendita di una’inesistente gestione dell’aeroporto: e la recentissima beffa del sito internet che ha magnificato l’aeroporto di Reggio per i suoi fantomatici collegamenti con tutta Europa, è la conferma che qualcuno a fatto il magliaro senza neanche provare un po’ di vergogna”.
Ma c’è di più. I candidati del Pdl dichiarano: “Da qualche anno hanno aperto l’aeroporto di Reggio al traffico commerciale, ma guarda caso gli aerei commerciali non potevano e non possono atterrare perchè la tanto pubblicizzata procedura di atterraggio strumentale a tutt’oggi deve essere ancora collaudata dall’ENAV (ente per il controllo del volo): un grande errore di disattenzione o una dimenticanza voluta?
Nel frattempo la festa dell’Unità ha continuato a produrre ottimi incassi per il partito!”
“Ed eccoci all’ultima trovata: oggi, non soddisfatti di avere preso in giro per anni tutti i cittadini reggiani propinando informazioni fasulle su fantomatici voli di linea, di aerotaxi, di eli o aeroambulanza, hanno dato la gestione in mano ad una piccolissima associazione di aerei ultraleggeri, che si chiama REFLY.
Con tutto il rispetto e la lodevole volontà dei soci di questa associazione sportiva, con dispiacere dobbiamo affermare che non ci sono i presupposti minimi per assicurare la gestione, nonostante abbiano presentato a loro volta una società svizzera che svolge attività di brokeraggio per il noleggio e la vendita di voli eliambulanza ed aeroambulanza: ma anche questi soci svizzeri non hanno le caratteristiche economiche e professionali per un progetto di sviluppo del nostro aeroporto. Infatti gli stessi svizzeri hanno proposto di declassare l’aeroporto a campo volo nella speranza di non dovere impiegare personale ed attrezzature necessarie alla gestione, e sempre sperando che l’ENAC continui a concedere le autorizzazioni per utilizzare la pista.
Gli enti (Comune e Provincia) proprietari della società di gestione aeroportuale hanno dato tempo a questo gruppo (REFLY e Società Svizzera) fino al 27 giugno per presentare una fidejussione pari alla copertura delle spese di gestione e un versamento di circa 150.000 euro.
Ma chiunque può capire che per poche briciole non si può dare un aeroporto costato milioni di euro dei cittadini reggiani, ignari di quanto stava accadendo in questi anni”.
Concludono Fabio Filippi e Enrico Biserni: “E’ lampante l’intenzione di fare passare il periodo elettorale e poi decidere senza oppositori su una questione così annosa, e mandare il nostro aeroporto malinconicamente verso il declassamento.
E’ altrettanto evidente che le amministrazioni, Comune e Provincia, devono rispondere davanti agli elettori delle loro responsabilità, dei milioni buttati al vento e del tramonto del nostro storico aeroporto.
La possibilità di “tornare” in pista è legata solo al cambiamento. Solo mandando a casa queste amministrazioni potremo avere una gestione corretta di un servizio pubblico e una seria prospettiva di sviluppo, a beneficio di tutta la popolazione e non di pochi intimi o di un partito”.