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Reggio Emilia: ultimato collegamento tra la variante di Canali e Baragalla


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Viene consegnato alla città e aperto al traffico sabato 30 maggio il tratto Canali-Baragalla della tangenziale Sud-Est, quarto stralcio della nuova viabilità di Reggio Emilia. Si completa così il sistema di collegamento esterno al tessuto urbano, che distribuisce il traffico da e per la montagna, creando un adeguato diaframma a protezione dei quartieri e delle Ville intorno alla città.

A questa nuova opera si innesta la nuova strada variante di Canali, realizzata dalla Provincia, il cui tracciato, lungo circa 3 chilometri, prende origine dalla tangenziale Sud-Est e aggira a Ovest l’abitato di Canali, per poi ricongiungersi alla strada provinciale 25, verso Albinea, in corrispondenza di via San Marco.
La realizzazione del tratto Canali-Baragalla ha richiesto un investimento di 6,2 milioni di euro.
Con uno sviluppo complessivo di circa 12 chilometri, la nuova viabilità a Sud-Est si presenta come un anello infrastrutturale esterno alla città con funzione di collegamento diretto Sud-Nord della rete stradale principale esistente. Il suo completamento consente di ridurre le ‘interferenze’ del traffico di attraversamento della città con la viabilità urbana interna tra quartiere e quartiere, con notevoli benefici per i tempi di percorrenza, lo snellimento del traffico, la sicurezza e l’inquinamento.

Il quarto stralcio, un stracciato lungo 860 metri, è compreso tra la rotatoria di Canali e la rotatoria tra via Martiri della Bettola (strada statale 63) – via Inghilterra, a Baragalla.
L’intervento è caratterizzato dalla realizzazione del ponte di scavalcamento del torrente Crostolo. La struttura del ponte ha una lunghezza complessiva di 89,50 metri distribuita su due campate e ha una larghezza complessiva di 15 metri, tale da consentire oltre al transito veicolare, la realizzazione di un marciapiede pedonale sul lato Nord e uno ciclopedonale sul lato Sud. Il ponte è realizzato con il sistema misto acciaio-cls. L’acciaio da carpenteria utilizzato è del tipo resistente alla corrosione atmosferica (Cor-Ten), che da un lato consente di ottenere una colorazione idonea per la sua migliore integrazione nel delicato contesto naturalistico in cui si trova (il parco-campagna del Crostolo) e dall’altro di limitare i futuri interventi di manutenzione. La struttura metallica è costituita da una serie di travi principali che vanno a formare una sezione trapezia che poggia: alle estremità su due spalle in cemento armato e, in mezzeria, su una pila sempre in cemento armato posta nell’alveo del torrente.
L’appoggio delle travi sulle spalle del ponte è stato realizzato con ‘isolatori antisismici’.
La particolare cura utilizzata nella progettazione del parapetto, anch’esso metallico e dello stesso colore dell’acciaio Cor-Ten, ha permesso poi di ottenere un’elevata qualità estetica del ponte.
Particolare attenzione progettuale è stata posta nel mitigare l’impatto ambientale dell’opera e per garantirne la massima sicurezza.

Infatti l’intervento è completato dai seguenti elementi di econcompatibilità:
1) oltre un chilometro di percorsi ciclopedonali pavimentati in ghiaietto, tali da consentire anche l’attraversamento ciclopedonale del torrente Crostolo;
2) 950 metri di barriere di sicurezza stradali;
3) 950 metri di attenuatori d’urto per motociclisti;
4) passaggi sotterranei per l’attraversamento di piccoli animali;

5) catarifrangenti dissuasori al passaggio della fauna realizzati con dispositivi ottici in grado di diminuire sensibilmente gli incidenti causati dall’attraversamento notturno di ungulati;

6) interventi integrati volti all’attenuazione del rumore come la realizzazione di una pavimentazione stradale fonoassorbente e la posa di 550 metri di barriere antirumore;
7) piantumazione di arbusti e alberature di diversa natura e dimensione, allo scopo di garantirne un adeguato inserimento ambientale. Gli interventi di messa a dimora delle essenze in parte già ampiamente realizzati, sono stati al momento sospesi poiché la stagione non garantisce più il mantenimento di condizioni climatiche tali da garantirne l’attecchimento; il completamento dell’opera è quindi previsto per la prossima stagione autunnale. Nel loro complesso gli interventi di mitigazione consistono nella realizzazione di 8.000 metri quadrati di prato integrato con specie fiorifere autoctone; realizzazione di 1.800 metri quadrati di siepi di varia natura; messa a dimora di oltre 900 alberi di diverse specie e dimensione; nell’impianto di 1.000 metri quadrati di arbusti tappezzanti di diverse specie e dimensioni.