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Nuova Offerta Formativa 2009/2010 Università degli studi di Modena e Reggio


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L’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia è il primo Ateneo in Italia ad aver completato la riformulazione della propria Offerta Formativa, adeguandola alle disposizioni di riforma, e ad aver perseguito un obiettivo di semplificazione della medesima, coerentemente con quanto previsto dal Decreto Ministeriale 270 del 2004: tutto questo con l’intento sia di salvaguardare le caratteristiche specifiche dei vari corsi sia, soprattutto, di cogliere attraverso la nuova offerta un miglioramento dei risultati di apprendimento.

Con la riformulazione dei corsi – vuole chiarire il Rettore prof. Aldo Tomasi – il Senato Accademico ed i docenti si sono proposti l’obiettivo di arrivare alla definizione di un’offerta formativa che mettesse al centro la preparazione finale che deve raggiungere lo studente, il suo livello di preparazione perché sia poi facilitato nell’inserimento del mondo del lavoro, la trasmissione di tutte quelle competenze necessarie ad esercitare in maniera elevata e con abilità la professione, piuttosto che i singoli insegnamenti impartiti dai docenti. E’ un’offerta formativa la nostra che guarda non tanto alle esigenze di semplificazione dei corsi e snellimento dell’offerta, che pure c’è stata, quanto alla qualità intrinseca del titolo che vogliamo far conseguire allo studente al termine degli studi”.
Il risultato del lavoro, che ha visto impegnate per mesi le facoltà ed il Senato Accademico, è un’offerta formativa nel complesso quantitativamente più sobria, ma qualitativamente più pregnante perché integra a livello di singolo corso di laurea e/o laurea magistrale competenze complementari, prima distribuite su differenti corsi di laurea, che ne arricchiscono i contenuti formativi.

I corsi di laurea che figureranno nel pacchetto dell’Offerta Formativa per l’anno accademico 2009/2010 sono in tutto 79.
Rispetto agli 89 dell’anno scorso c’è stato un evidente sforzo di semplificazione poiché – in alcuni casi – si è proceduto ad accorpare corsi di laurea, sia per migliorarne l’appeal sugli studenti, sia per ottimizzare le competenze didattiche a disposizione, migliorando in tal modo la qualità dei nuovi percorsi formativi, e la spendibilità dei relativi titoli di studio.
“Questo – chiarisce il Rettore prof. Aldo Tomasi – ci consentirà di proporci alle nuove matricole con un’offerta formativa certa, che non muterà nel tempo, perché nessuno dei corsi di laurea proposti è a rischio di tagli da parte del MIUR. Vogliamo presentarci a loro ed alle loro famiglie con una proposta che risponde a pieno ai requisiti che ci vengono richiesti per l’attivazione ed è per questo che, per la prima volta, grazie all’impegno ed alla piena collaborazione dimostrata dai colleghi, l’offerta formativa conterrà corsi di laurea interclasse, interfacoltà e interateneo”.
Più in particolare, l’Offerta dell’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia contiene 39 corsi di laurea triennale, 5 lauree magistrali a ciclo unico (di 5/6 anni: Chimica e Tecnologia Farmaceutiche, Farmacia, Giurisprudenza, Medicina e Chirurgia, Odontoiatria e Protesi Dentaria), 1 corso di laurea vecchio ordinamento (Scienze della Formazione Primaria) e 34 lauree magistrali.
Le vere e proprie novità sono sostanzialmente due: la laurea triennale in Terapia occupazionale istituita dalla facoltà di Medicina e Chirurgia e la laurea magistrale interfacoltà in Economia e Diritto per le Imprese e le Pubbliche Amministrazioni, che partirà a settembre a Reggio Emilia grazie all’impegno congiunto della facoltà di Economia “Marco Biagi”, della facoltà di Giurisprudenza e della facoltà di Scienze della Comunicazione e dell’Economia.
“Per il resto – aggiunge il prof. Tommaso Minerva, Delegato del Rettore per la Didattica – si è proceduto ad accorpamenti di corsi di laurea come nel caso di Scienze giuridiche dell’impresa e della pubblica amministrazione, di Ingegneria civile ed ambientale, di Ingegneria elettronica e delle telecomunicazioni, di Ingegneria gestionale, di Scienze per i Beni naturali, ambientali e culturali, o delle lauree magistrali in Economia e politiche pubbliche, in Ingegneria elettronica, in Scienze per l’ambiente e il territorio”.
I nuovi corsi di laurea interateneo, che si aggiungono ai due già proposti dalla facoltà di Giurisprudenza, entrambi agganciati all’offerta formativa delle lauree magistrali della facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche, Naturali, sono due ed entrambi realizzati insieme all’Università di Ferrara: Conservazione e diagnostica del patrimonio culturale, che avrà sede a Modena, e Quaternario, Preistoria e Archeologia, che avrà sede a Ferrara, e si potranno avvalere di docenti provenienti dai due Atenei.
Con la sua Offerta Formativa l’Ateneo modenese-reggiano ha voluto dare tangibile prova di puntare per il futuro, soprattutto, sull’alta formazione e, principalmente, sulle lauree magistrali che saranno tutte quante sganciate dal corso di primo livello, ovvero aperte a tutti coloro che possiedono determinate conoscenze predefinite, dando a chi si presenta con carenze o debiti formativi la possibilità di integrare eventuali lacune prima dell’iscrizione.

Corsi a numero chiuso.

Complessivamente i corsi a numero chiuso sono 23 (l’anno scorso erano 20) cui si aggiunge il corso di laurea in Scienze Strategiche riservato ad Allievi Ufficiali dell’Accademia Militare di Modena. A livello di lauree triennali la novità è rappresentata dall’introduzione del numero programmato di accessi per le tre lauree della facoltà di Economia “Marco Biagi” (Economia aziendale, Economia e marketing internazionale e Economia e Finanza che ammetteranno un massimo di 230 studenti ciascuna). Per il resto si conferma il numero chiuso per la triennale in Lingue e culture europee della facoltà di Lettere e Filosofia (215 posti), per la laurea vecchio ordinamento in Scienze della Formazione Primaria (presumibilmente150 posti) della facoltà di Scienze della Formazione, per le lauree magistrali in Biotecnologie industriali (30 posti), in Biotecnologie mediche e farmaceutiche (60 posti) in Biologia (80 posti), per la laurea magistrale i Lingue per la comunicazione nelle imprese e nelle organizzazioni internazionali (100 posti) e per tutti i corsi di laurea, indistintamente, della facoltà di Medicina e Chirurgia. I posti a disposizione per questi corsi di laurea sono 2.203, ovvero 1.586 sulle lauree triennali, 319 sulle magistrali e/o vecchio ordinamento a ciclo unico e 298 sulle magistrali. “Il numero di posti disponibili – precisa il prof. Tommaso Minerva – dovrebbe consentire di soddisfare pienamente l’interesse delle future matricole per i corsi che verranno proposti a numero programmato in quanto per triennali e magistrali a ciclo unico abbiamo 1.905 posti a fronte di 1.907 matricole registrate per i medesimi corsi l’anno scorso”.

Formazione a distanza.

I corsi offerti nella modalità a distanza con il supporto del Centro E-Learning di Ateneo sono tre e tutti potranno essere seguiti anche nella modalità in presenza. Sono le due lauree triennali in Marketing e organizzazione di impresa e in Scienze della comunicazione, oltre alla nuova laurea magistrale in Economia e Diritto per le Imprese e le Pubbliche Amministrazioni, tutte quante attivate presso la facoltà di Scienze della Comunicazione e dell’Economia.

Test di ingresso e attività di recupero.

Altra grossa novità della nuova offerta formativa è rappresentata dalla estensione e generalizzazione dei cosiddetti test d’ingresso o d’orientamento, cosa diversa dai test d’ammissione previsti solo per i corsi di laurea a numero chiuso, che hanno dunque carattere selettivo. “Il test d’ingresso – precisa il prof. Tommaso Minerva – è invece una specie di verifica della preparazione iniziale raggiunta dagli studenti sia sul primo che sul secondo livello ed hanno lo scopo di aiutare gli studenti ad acquisire maggiore consapevolezza sulla loro preparazione e quindi a compiere le scelte più appropriate circa il percorso di studi universitari che intendono seguire”. L’introduzione dei test impegna tutte quante le facoltà ad adoperarsi per l’organizzazione di corsi di recupero che verranno promossi successivamente alle prove con la finalità di integrare la preparazione dello studente in modo che possa procedere più speditamente nello studio. “Il nostro obiettivo – aggiunge il Rettore prof. Aldo Tomasi – è quello di eliminare o quantomeno contenere la piaga degli abbandoni che mortificano l’Università italiana, anche se nel nostro Ateneo abbiamo già raggiunto apprezzabili risultati tanto che la dimensione del fenomeno si aggira intorno al 10%, cioè la metà della media nazionale. Dall’altra, vogliamo che una percentuale sempre maggiore di studenti, già oggi siamo ad oltre il 60%, si laurei regolarmente in corso”.

Sedi.

Distinguendo tra le sedi avremo che l’Università degli studi di Modena e Reggio Emilia si presenta con un complesso di 59 corsi a Modena, dove la riduzione è stata di 8 corsi di laurea, e 20 a Reggio Emilia, che ha ridotto di appena 2 corsi la sua offerta.

Le iscrizioni.

Le iscrizioni e immatricolazioni prendono il via lunedì 20 luglio e si concluderanno venerdì 16 ottobre e potranno essere fatte anche online.