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Modena: tavola rotonda ‘Ipermercati, hard d., outlet. Commercio insostenibile?’

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E’ promossa dal sindacato del commercio Filcams/Cgil di Modena la tavola rotonda di venerdì prossimo 29 maggio (ore 10, piazza Cittadella 36) dal titolo provocatorio “Ipermercati, hard discount, outlet. Il commercio insostenibile?”.


Dopo la relazione d’apertura del segretario provinciale di categoria Marzio Govoni, discuteranno del tema, Franco Martini segretario nazionale Filcams/Cgil , Donato Pivanti segretario Cgil Modena, Rita Battaglia vice
presidente nazionale Federconsumatori e un esponente nazionale di Legambiente.
Valorizzando un dibattito ancora di nicchia ma di grande interesse, la Filcams/Cgil modenese si chiede se c’è davvero bisogno di continuare a
costruire nuovi ipermercati, se sono davvero utili gli hard discount e se gli outlet rappresentano davvero il futuro della distribuzione commerciale.
Per dare risposta a queste domande e per avviare un confronto su un modello di rete commerciale sostenibile, la Filcams propone perciò un confronto a tutto campo su queste tematiche.

“La crisi che a livello mondiale sta interessando la formula ipermercato e gli eccessivi costi sociali e ambientali di tale formato distributivo –
spiega Marzio Govoni – dovrebbero spingere imprenditori e politica a ragionare su come tornare a modelli meno dirompenti per la collettività”.
“Riteniamo – prosegue il segretario modenese della Filcams – che si debbano abbandonare i megainterventi commerciali nelle periferie, a favore di un commercio moderno e competitivo prossimo ai luoghi di residenza, che reimpieghi prioritariamente i contenitori industriali dismessi e che si ponga l’obbiettivo del minore impatto possibile in termini di generazione di traffico, cementificazione del territorio, consumo energetico, contenimento nella produzione di rifiuti e degli sprechi più in generale”.
“E’ poi importante ripensare la rete commerciale anche con un’attenzione
particolare alle fasce deboli, mentre bisogna contrastare la desertificazione commerciale dei centri storici” aggiunge ancora Govoni.
“Le Amministrazioni locali – afferma il sindacalista – non devono ragionare solo in termini di oneri di urbanizzazione o del presunto prestigio derivante dall’ospitare uno o più ipermercati sul proprio territorio, ma
debbono compiere accurate analisi di compatibilità, quando programmano ulteriore crescita commerciale nel proprio territorio”.

Va ricordato che non sono, né le dimensioni delle strutture, né l’ampiezza degli orari di apertura a consentire prezzi più bassi, ma la competizione
vera tra diversi soggetti commerciali, contrastando accordi di cartello e patti di non concorrenza occulti. Anche le Amministrazioni locali debbono avere un ruolo di controllo su questi temi.
E’ per questo che nella discussione di venerdì prossimo la Filcams porrà alla discussione la proposta di una moratoria nella costruzione di grandi strutture commerciali.
Filcams ha inoltre una posizione critica anche sugli hard discount che non valorizzano i prodotti del territorio e sugli outlet, “luoghi orribili da un punto di vista urbanistico – puntualizza Govoni – discutibili nell’impostazione commerciale, e quando nascono mettono quasi sempre in crisi il fragile tessuto del commercio nei centri storici”.