Il sindaco di Reggio Emilia Graziano Delrio contro i tagli del ministro Tremonti all’Università, dopo l’annuncio degli accorpamenti da parte dell’Università di Modena e Reggio.
“Tagli alle risorse locali dei Comuni, tagli alle università, tagli alle scuole, prima o poi il governo dovrà spiegare come crede di stare vicino ai cittadini, ai giovani e alle imprese, visto che tutti i paesi avanzati puntano sull’innovazione e sull’istruzione per l’uscita dalla crisi, oltre che per lo sviluppo della società e dell’economia”.
Il sindaco esprime l’appoggio del Comune di Reggio Emilia all’Università di Modena e Reggio che ha intanto lavorato per un preventivo accorpamento in attesa di un secondo passaggio con un aumento dei corsi: “Il sistema reggiano deve continuare a lavorare e a credere in quelle specializzazioni che possono permettere un maggior radicamento sul territorio e affiancare l’innovazione del nostro tessuto economico con corsi d’eccellenza e giovani ricercatori”.
“L’Università di Modena e Reggio Emilia ha dovuto ‘fare di necessità virtù dovendosi adeguare alle disposizioni contenute nel decreto ministeriale 270 che impone regole troppo rigorose sulle Facoltà, i corsi di laurea e il numero minimo di studenti, senza distinguere tra atenei virtuosi e non, tra atenei storici e recenti e senza entrare nel merito della qualità dei corsi e dell’offerta formativa, almeno su base regionale” – aggiunge Iuna Sassi, Assessore a Scuola, Università e Giovani.
“Gli sprechi e le inefficienze vanno eliminati, ma è grave che il Governo tagli ulteriormente le risorse economiche che vedono già il nostro Paese tra gli ultimi dell’Ocse per spesa sull’Università e la ricerca.
E’ una visione miope e priva di prospettive che, se non vedrà modifiche, non permetterà agli atenei italiani di fare il bilancio 2009-2010 e di garantirne il funzionamento”.