Home Modena Università: Flc/Cgil preoccupata per la riduzione dei corsi

Università: Flc/Cgil preoccupata per la riduzione dei corsi


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L’Ateneo di Modena e Reggio Emilia, che negli ultimi anni ha sempre ragionevolmente aumentato il numero dei corsi destinati agli studenti, oggi si vede costretto a diminuirli di più del 10%. Si tratta di una scelta obbligata, che si è dovuta fare anche perché non ci sono soldi.


Forse l’Ateneo li ha sprecati? Se il nostro fosse un Ateneo sprecone, Il Sole 24 Ore (che in generale non esprime grande simpatia per la pubblica
amministrazione) lo valuterebbe come uno dei migliori 3 in Italia?
La Flc/Cgil di Modena denuncia da 10 mesi che i soldi mancano e mancheranno sempre più perché il Governo Berlusconi ha deciso di tagliare i fondi di tutte le università pubbliche, senza distinguere fra chi funziona bene e chi spreca davvero.
E adesso chi paga il conto di questi tagli?

Il nostro sindacato riconosce che l’Ateneo fa grandi sforzi per gestire meglio che può la difficile situazione, ma accorpare e quindi diminuire i corsi significa diminuire i posti di lavoro e i ricercatori precari che da anni lavorano in Ateneo vedono sfumare la possibilità di essere integrati nell’Università e rimangono privi di certezze sul loro futuro.
E poi pagheranno gli studenti e le loro famiglie: l’Ateneo vive dei fondi statali e delle tasse degli studenti. I primi calano e quindi bisognerà
aumentare le seconde.

In un momento di crisi globale come questo, Francia, Germania e Inghilterra hanno deciso di investire soldi nelle università per permettere ai giovani di formarsi per lavori che siano in grado di produrre innovazione e sviluppo economico.
Il nostro Governo invece fa il contrario: toglie soldi a scuola e università e decide di colpire di fatto il diritto allo studio: scommette
sull’ignoranza !!

Segreteria Sindacato scuola-università Flc/Cgil Modena